Storia di una scatola riciclata
(anche le scatole hanno un’anima)
Nacque in un giorno in un grande laboratorio che si occupava di costruire scatole su misura per negozi di tutti i generi una scatola particolare che gli venne commissionata. Di metallo non molto grande ma che doveva avere degli angoli particolari per poter mettere all’interno oggetti di vari tipo. Si doveva quindi studiare il colore e la dimensione. Il colore venne presto deciso che sarebbe stato un bel “rosso vivo” perché anche prima dell’apertura doveva rallegrare l’animo di chi l’apriva considerato come stava andando il mondo il quel periodo che vedeva impoverire molto una buona parte delle famiglie e tutti coloro ai quali era diventato quasi impossibile fare doni costosi e di alta qualità.
All’interno sempre di colore rosso vennero assemblati vari scomparti per poter contenere oggetti di vario genere e di diverse dimensioni.
Ben studiata e suddivisa per dare piacere a chi la comprava per se stesso o per donarla a qualcun altro ed invogliarli a sceglierla rispetto ad altre confezioni. Insieme al colore rosso vivo, vennero uniti qua e là delle immagini floreali dai vari colori soprattutto tra il giallo, il blu ed il bianco che donavano alla piccola scatola un tono di allegria festante. Dopo di che le vennero posti all’interno i vari oggetti adatti ad essere contenuti nei rispettivi spazi a loro assegnati.
La scatola pur essendo un oggetto inanimato, percepiva l’attenzione che le veniva data dai vari possibili compratori, la gente passava, la notava, la prendeva incuriosita in mano rigirandola da ogni parte, l’apriva, guardandone il contenuto all’interno ma poi la posavano passando ad un altro oggetto un poco più in là.
Si svolse così quel primo giorno ed altri ancora ne seguirono senza che la scatola trovasse un compratore finché un giorno apparve nel negozio una ragazza vestita modestamente entrata alla ricerca di un oggetto da regalare alla sua sorellina Sonia che compiva 18 anni. Subito si senti attratta da quella scatola tutta rossa e cosparsa di fiori variopinti, guardò all’interno trovandovi dentro un tubetto di crema per le mani, un piccolo spruzzatore di profumo e un piccolo vasetto al miele, tutti e tre al “melograno”, ben custoditi ed incastrati nei vari vani appositamente creati per loro.
Alla ragazza sembrò un ottimo regalo, chiese il prezzo che neanche a farlo apposta corrispondeva alla cifra che lei aveva preventivato di spendere per la sua sorellina; sembrava quasi un segno del destino di essere capitata lì in quel negozio! Si fece fare un bel pacchetto regalo e felice e serena tornò verso casa.
Venne il giorno del compleanno di Sonia dove tutti, parenti e amici le avevano preparato una bellissima festa a sorpresa. Sonia ricorderà per molto tempo la festa dei suoi 18 anni, le piacque immensamente il regalino di sua sorella Elisabetta (questo era il suo nome) che tenne con molta cura … ma non solo … finiti i prodotti e tolto la parte in cartone che li suddivideva, rimase a Sonia la bella scatola rossa a fiori in metallo che ricordavano la primavera e mettendo sul fondo un quadrato di panno, decise di conservarla facendola diventare un contenitore per i suoi tanti oggetti di bigiotteria che possedeva ottenendo così di avere il prezioso dono di sua sorella sempre vicino.
La piccola scatola che in fondo aveva una sorta di anima, fu felice di non essere buttata via e dimenticata. Questa soluzione le donava ancora la possibilità di assolvere un ulteriore compito di utilizzo e di restare vicino a chi di quel dono ne aveva fatto un bellissimo dono anche a lei!
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Cari sauti!
Un sentito grazie ancora.