L’aereo oltraggia l’azzurro terso
un uomo sbadato volge la mente,
lo osserva come un crocifisso. Perso
tra le sue paturnie subitamente
un uomo sbadato volge la mente,
lo osserva come un crocifisso. Perso
tra le sue paturnie subitamente
s’immagina rapace: l’ascensione,
aggrappare la coda metallica
senza zavorre né gravitazione
un arcangelo in posa estatica.
Sull’arenile precipita ancora
incarcerata da soma animale
l’anima lieve che il fato divora.
Mesto risveglio: un gabbiano risale
Icaro stolto, non è la tua ora!
Giù sulla terra la vita è banale.
Opera scritta il 31/07/2023 - 09:18
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Commenti
Linguaggio aulico ma coinvolgente. Molto piaciuta.
Ernest Navi 31/07/2023 - 17:40
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Molto particolare ... piaciuta.
Maria Luisa Bandiera 31/07/2023 - 10:02
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