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Una donna sta anche in come porta l’amore

Ho messo a dormire i sogni, e indossata la quotidianità. Ma ho ancora la tua mano sul cuore.
La stessa mano che ieri sera mi ha scostato nel tuo scivolarmi dalle braccia, in quel darmi
la buona notte di schiena.
Andando a letto senza sonno ho cercato di starmi vicino, e ho cominciato a battere a macchina
della paura che fanno
i miei occhi riflessi
nel bicchiere del vino,
ritrovandomi accanto
il sonno al mattino
Ti ho trovata che guardavi le onde così femminili e così ostinate. E così simili tra voi.
Seduta alla luce della luna che lambisce il mare, e si specchia nei tuoi occhi.
Ti sei irrigidita nel sentire il mio petto toccarti la schiena, le mie gambe accostarsi alle tue.
Ho cercato con le mie le tue dita. Il mio viso sul tuo a condividere le goccioline portate
dall’aria leggera sulla pelle. Poi come le onde ti sei lasciata andare. Morbidamente.
Hai appoggiato la testa sulla mia spalla, e mi hai guardato. E’ stato allora che ho sfiorato
il tuo volto con le labbra cercando tra i capelli la tua bocca.
Ti ha attraversata un brivido che è andato a morire tra l’esitazione del mio anulare e l’incavatura
in fondo alla tua schiena. “Ho freddo” dentro a un bisbiglio di voce da ingelosire Venere,
da accompagnare arpeggiando sulle tue due piccole insenature, se un semplice dito non fosse
così impaurito.
Sfilandomi dai tuoi capelli e dalla giacca per coprirti le spalle, mi hai appoggiato un raggio
di luna sulla guancia con la mano mentre con le mie cercavo di riscaldare dalla sabbia
umida i tuoi piedi infreddoliti.
Avrei voluto chiederti di fare l’amore, ma aprendo gli occhi ti eri fatta schiuma tra le mani
vuote. Come il vuoto che lasciano le onde.
Sono andato a dormire talmente tardi e mi sono alzato talmente presto che per poco non incontravo
me stesso sulla riva…
I tuoi sorrisi che cadono nelle fossette, quelli sono le mani che mi aiutano a rialzarmi. Perché l’amore
è dormire con te ogni notte. Anche se non nello stesso letto.
Amore è quando un pomeriggio estivo piove, ed è bello starsene schiena contro schiena a scrivere
due storie diverse. Ma insieme.
Arriverà un giorno in cui portandoti la colazione a letto cercherò quelle fossette tra le rughe
e guardandoti, mi innamorerò ancora di te.



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Racconto scritto il 23/07/2019 - 21:25
Da Mirko D. Mastro
Letta n.851 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Grazie di cuore per i vostri commenti...perché un racconto impegna del tempo, per quest'afa di luglio e per le difficoltà che affliggono il nostro bel sito

Mirko (MastroPoeta) 24/07/2019 - 20:51

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Ho trovato questo testo molto poetico, piaciuto molto quando dici di essere andato cosi tardi a dormire che poi quasi rincontravi te stesso... circa...La chiusa poi è favolosa! Bravo!!!!

Maria Isabel Mendez 24/07/2019 - 20:35

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ho scritto un commento, ma il sistema l'ha perduto nei meandri della sua memoria. ci riprovo, ma davvero così è troppo difficile commentare....
non ricordo esattamente cosa ho scritto, ma la sostanza, così come l'attenzione, vanno sulla delicatezza di un sogno, piuttosto che di una soave, dolcissima quanto erotica quotidianità
è tutto talmente palpabile da apparire improbabile quella spuma tra le dita
...per innamorarmi ancora di te...
le parole che tutti vorremmo ascoltare
magico

laisa azzurra 24/07/2019 - 20:04

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Molto bella Mirko :)

Chiara Serafini 24/07/2019 - 15:35

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...è un testo delicato, seducente ed erotico in quella misura in cui si resta incantati...la forza del pensiero rende tutto così reale, anche se per poco, ma spesso anche la realtà è poco...
lo trovo molto bello, ecco tutto!
Ciao Mirko

Grazia Giuliani 24/07/2019 - 13:23

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