Raccontati perché,
perché adempi all'impassibile abitudine
di ripudiare ogni contatto,
come se un abbraccio fosse
al pari di una morsa da evitare
dimenandoti al suo interno per sfuggire?
perché adempi all'impassibile abitudine
di ripudiare ogni contatto,
come se un abbraccio fosse
al pari di una morsa da evitare
dimenandoti al suo interno per sfuggire?
Raccontati perché,
perché esiti con i pari nel volerti agglomerare,
nello svolgere il popolare ruolo di addensante
come capo branco
per sfamare il tuo ego
che già divampa di trepida eccitazione?
Raccontati perché,
perché con la fronte martoriata
appoggiata alla fredda piastrella,
cerchi compiacente alleanza col dolore
in armonica proporzione tra letizia ed
irrequietezza?
Raccontati perché,
perché accogli con mascherata gentilezza
altrui discorsi come fossero abili oratori,
mentre stringi nel tuo palmo
l'iraconda volontà di porre fine
a tal molestia?
E dunque ti dilegui,
nel silenzio delle tue dottrine,
schermato dalle tue intenzioni,
accorte custodi del tuo essere.
Poesia scritta il 09/01/2015 - 22:34
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