Parlami
Ho preso il mio essenziale
povero, semplice, niente di eccezionale,
buttato nella sacca alla rinfusa
come faccio quando son confusa.
Strade polverose ho percorso
guardando avanti senza rimorso;
ho attraversato rigogliosi e fitti boschi
guardandomi attorno con nuovi occhi
per giungere fino a te, mio confidente
mai distante, mai assente
per ascoltare il tuo dire
ed il tuo aspro profumo sentire.
Ma ti ho trovato sciatto e sbiadito,
apatico, immobile e assopito,
dall’animo fiacco ed annoiato,
direi quasi accigliato.
Volevo che mi parlassi
mi scuotessi, come un sacco di sassi
ed ogni cosa, come per incanto
tornasse a posto, come note in un canto.
Mi son seduta a contemplarti
e i miei pensieri si son intrecciati:
la trama rigida della ragione
che incontra il placido ordito del cuore
in un tessuto forte e consistente
unico, autentico e presente.
Ho scorto della mia storia ogni profilo
e ho separato con cura ogni filo:
quello prezioso come il grano dorato
premio per ogni sogno realizzato;
quello leggero come la seta
e come una squillante risata aperta;
quello forte come il lino
per aggrapparmi e sfuggire al destino.
Ne ho intravisto qualcuno spezzato
debole, inutile e ormai dimenticato
a cui da tempo ho fatto un nodo
per sanare la ferita di ogni chiodo.
E mentre liscio con la mano il tessuto
capisco, o Mare, perché oggi non hai ceduto
a regalarmi la musica delle tue onde,
il tuo blu dalle sfumature profonde
ed il sapore deciso del tuo sale:
è proprio una bella idea, niente male!
Come uno specchio oggi sei stato
e da maestro l’occasione mi hai donato
per smuovere le mie pavide maree
in sinuose onde, madri di nuove idee
dalla schiuma bianca e leggera
a sciogliere il sale che mi rende severa.
Il mio ricco essenziale raccolgo alla rinfusa,
non più perplessa, sola o delusa;
mi giro, ti guardo e ripeto il rituale,
son felice: “Grazie o Mare!”
povero, semplice, niente di eccezionale,
buttato nella sacca alla rinfusa
come faccio quando son confusa.
Strade polverose ho percorso
guardando avanti senza rimorso;
ho attraversato rigogliosi e fitti boschi
guardandomi attorno con nuovi occhi
per giungere fino a te, mio confidente
mai distante, mai assente
per ascoltare il tuo dire
ed il tuo aspro profumo sentire.
Ma ti ho trovato sciatto e sbiadito,
apatico, immobile e assopito,
dall’animo fiacco ed annoiato,
direi quasi accigliato.
Volevo che mi parlassi
mi scuotessi, come un sacco di sassi
ed ogni cosa, come per incanto
tornasse a posto, come note in un canto.
Mi son seduta a contemplarti
e i miei pensieri si son intrecciati:
la trama rigida della ragione
che incontra il placido ordito del cuore
in un tessuto forte e consistente
unico, autentico e presente.
Ho scorto della mia storia ogni profilo
e ho separato con cura ogni filo:
quello prezioso come il grano dorato
premio per ogni sogno realizzato;
quello leggero come la seta
e come una squillante risata aperta;
quello forte come il lino
per aggrapparmi e sfuggire al destino.
Ne ho intravisto qualcuno spezzato
debole, inutile e ormai dimenticato
a cui da tempo ho fatto un nodo
per sanare la ferita di ogni chiodo.
E mentre liscio con la mano il tessuto
capisco, o Mare, perché oggi non hai ceduto
a regalarmi la musica delle tue onde,
il tuo blu dalle sfumature profonde
ed il sapore deciso del tuo sale:
è proprio una bella idea, niente male!
Come uno specchio oggi sei stato
e da maestro l’occasione mi hai donato
per smuovere le mie pavide maree
in sinuose onde, madri di nuove idee
dalla schiuma bianca e leggera
a sciogliere il sale che mi rende severa.
Il mio ricco essenziale raccolgo alla rinfusa,
non più perplessa, sola o delusa;
mi giro, ti guardo e ripeto il rituale,
son felice: “Grazie o Mare!”
Bèrchida, 19 Aprile 2015 - scritta seduta su uno scoglio.
Poesia scritta il 20/04/2015 - 14:12
Letta n.1192 volte.
Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Un testo introspettivo che riflette l'amore per il mare, specchio di un dialogo con sé stessi. Lirica piaciuta !
Arcangelo Galante 21/04/2015 - 14:34
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Grazie mille Luciano, Chiara B, Gio, Rocco Michele, Genoveffa e Maria!!
Nel mare mi rifletto e devo dire che spesso ciò che mi rimanda è migliore di quel che gli propongo!
Buona notte a tutti!!
Nel mare mi rifletto e devo dire che spesso ciò che mi rimanda è migliore di quel che gli propongo!
Buona notte a tutti!!
Millina Spina 20/04/2015 - 22:15
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Che bello quel mare. meravigliosa e delicata poesia. Ciao. Millina.
Maria Cimino 20/04/2015 - 20:41
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Mare, montagna, il colore dei fiori...tutta la Natura mi invita a tuffarmi dentro di me e fondermi con ciò che mi circonda.
Una campagnola come me non potrebbe vivere in città.....
Una campagnola come me non potrebbe vivere in città.....
Millina Spina 20/04/2015 - 19:19
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Bellissima opera,il nostro mare grande ispiratore di versi,complimenti,
genoveffa 2 frau 20/04/2015 - 19:18
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Hai decantato con intelligenza e... con il cuore...
Rocco Michele LETTINI 20/04/2015 - 17:39
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Ti capisco. Davanti all'immensità del mare sembra essere tutto più chiaro, come le sue acque.Quando, invece, è burrascoso sembra attrarre a sè le tue tempeste.
Molto bella, brava! Ciao...
Molto bella, brava! Ciao...
Gio Vigi 20/04/2015 - 17:18
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Posso solo dire...stupenda!! Buona serata,
Chiara B. 20/04/2015 - 17:17
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Millina un bellissima dedica e profonda introspezione che solo difronte ad un mare può trovare le parole giuste da verseggiare come hai fatto tu. Bella.
luciano rosario capaldo 20/04/2015 - 17:01
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