Un lampo, che spavento!
Ma io non mi arrendo!
Se il temporale fa paura,
so io la giusta cura!
Una ricetta ben studiata
e la torta è assicurata:
lampo al lampone
giù nel pentolone,
or suvvia un po’ di fulmine
mescolato come un turbine,
ecco, poi, una saetta
che si aggiunge in tutta fretta!
L’impasto è ben condito
ma deve essere farcito.
Gocce d’acqua son traghettate
e come perle infilate
a decorare quella torta
che io, ora, guardo assorta.
Manca solo la cottura!
Chi se ne prenderà cura?
Ecco il sole fa capolino
e le fa l’occhiolino.
Il temporale è già passato
e l’arcobaleno è spuntato!
Poesia scritta il 04/05/2015 - 15:43
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Commenti
Vi ringrazio per aver apprezzato la mia filastrocca! L'ho scritta in un intenso e piovoso pomeriggio di studio: avevo tutti gli "ingredienti" giusti per preparare un dolce e tirarmi su il morale.Il pensiero che possa essere utilizzata con un fine didattico mi lusinga Perché streghetta? Forse per via del pentolone?
Ermione Greca 05/05/2015 - 20:18
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Ti vedo un pò streghetta...ma tu ti atteggi.
Nino Curatola 05/05/2015 - 17:25
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Mi associo al commento di Luciano Rosario Capaldo che ,cogliendo con delicata sensibilità gli aspetti fondamentali di questo componimento giustamente ne suggerisce un ottimo utilizzo.Preciso che il sistema delle stelline mi crea qualche problema tenico..
Rosa Chiarini 05/05/2015 - 14:10
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Dolcissima filastrocca. La proporrei nelle scuole anche per il messaggio in essa contenuto ; trasformare le cose negative in positive.
luciano rosario capaldo 05/05/2015 - 08:22
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