Le scintille t'avvolgono in ghiacciate
vesti e smussano l'aria soffocante.
Tutto resta in silenzio: sta un pennacchio,
spicchio, scaglia di spazio, di misteri
irrisolti e lontani, sul celeste.
Per te riposa un perenne agitarsi
di bufere, di vortici sabbiosi.
Come Clizia e il suo Apollo,
gli occhi miei seguono l'unica luce,
in una valle di buio opprimente.
Ma l'attimo divora più vorace
questa fugace pace e mi rilancia
nella pioggia che erode la mia faccia.
Sei stata tra le nubi il raggio, lancia
sbalestrata dal sole, che segna me,
uno spiffero sordo all'universo.
vesti e smussano l'aria soffocante.
Tutto resta in silenzio: sta un pennacchio,
spicchio, scaglia di spazio, di misteri
irrisolti e lontani, sul celeste.
Per te riposa un perenne agitarsi
di bufere, di vortici sabbiosi.
Come Clizia e il suo Apollo,
gli occhi miei seguono l'unica luce,
in una valle di buio opprimente.
Ma l'attimo divora più vorace
questa fugace pace e mi rilancia
nella pioggia che erode la mia faccia.
Sei stata tra le nubi il raggio, lancia
sbalestrata dal sole, che segna me,
uno spiffero sordo all'universo.

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Commenti
Non ti sento proprio sordo





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