'Esto sipario s'apre come l'imene d'una donna impura.
La, sul patibolo che voi avete sempre chiamato palco, v'è una sconcia presenza.
'Na maschera ripugnante e cerea.
E 'l su' respiro par' sempre l'ultimo.
S'eregge su 'ella scena e s'esibisce in una macabra danza c'affascina i miei pensieri.
Danza, Ella, solo pe' me.
L'aria, l'anima, l'ambiente.
E' raccapricciante.
E 'l balletto gotico alletta 'l Maligno dietro la scena; dietro la mi' mente, che sibila per gustarne di più.
Grottesco è 'l plaudire della vuota sala.
Mi compiaci, Tu, che dai mille volti ti sei presentata alla mia persona. Supplicar non mi duole, danza anc'ora, 'l mi' Sinistro reclama.
E al balletto selvaggio animale e meschino, 'l mio Male crebbe fino a chieder, al danzante figuro di più, di più.
La danza cessa col mio Male nutrito.
Il sipario s'ha da calare.
E calò; ma sulla mea selvaggia sete di possessione, n'è calato.
E mai calerà.
Caro Lettore, ora che 'l sipario è calato spero che abbia letto di buon gusto quale grottesco spettacolo crudele e raccapricciante è accaduto. Porgo ora un monito a voi: abbiate paura. Interrogatevi sulla morte, non sulla vita. Che voi temiate o no 'l Demonio m'è mistero; ma se lo temete, spero temiate prima voi stessi.
Luciano, Maria. Siete carissimi. Io non so come ringraziarvi, davvero. Grazie davvero per ogni singola parola, l'apprezzo molto e mi inchino ai vostri complimenti, siete dei lettori più unici che rari, riuscite a cogliere sempre nelle mie poesie un qualcosa che si rivela sempre il senso di ogni mio verso. Davvero, troppo gentili! un carissimo abbraccio e saluto ad entrambi!
Pasquale Sazio 22/06/2015 - 22:32
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Un sipario che si chiude ed una folla che applaude te Pasquale con questo testo meraviglioso in cui l'interrogativo morte è l'unica certezza che spinge l'uomo a confrontarsi con se stessi e con l'eternità Molto bello anche il monito. Bravissimo.
luciano rosario capaldo 22/06/2015 - 22:16
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Pasquale caro..che dirti complimenti...sei riuscito a trascinarmi in questa tua danza.. un misto tra prosa..e teatro questa tua... bravo...bravo davvero.. ti abbraccio caro.. ciao.
Maria Cimino 22/06/2015 - 22:05
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Papavero carissima, io vi ringrazio infinitamente per tutti i complimenti che mi fate. Sono tantissimi e davvero sono senza parole per tutto quello che scrivete. Siete tanto e troppo gentili. Beh si, questa volta la suggestione m'è stata d'aiuto e anche molto e il fatto che ti sia ritrovata anche tu in quel teatro era quello a cui miravo. Ancora un inchino! Un carissimo abbraccio
Pasquale Sazio 22/06/2015 - 21:28
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E' proprio spettacolare!Sembra proprio di star seduti in un teatro!
Papavero nel vento ... 22/06/2015 - 21:21
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Rocco, i tuoi elogi mi riempiono di felicità e di gioia. Davvero, troppo, troppo gentile!! E' vero, nessuna maschera potrà nascondere la vera natura dell'uomo: superbo e presuntuoso anche davanti all'imminente morte. Sono contentissimo che i miei versi ti siano piaciuti. Un carissimo abbraccio e un inchino
Pasquale Sazio 22/06/2015 - 21:16
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Sei riuscito meravigliosamente ad assemblare pezzi di mirabile scrittura... in una tematica che ha dell'inverosimile... la morte che porta l'uomo a misurarsi con l'eterno... nessuna maschera potrà mai nasconderlo... il male e il bene è l'anima a presentarli... Il mio elogio Pasquale... davvero straordinario... in questo tuo verseggio...
Rocco Michele LETTINI 22/06/2015 - 21:03
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Carissimo Arcangelo, grazie infinite per la costanza, la sensibilità e il piacere con cui mi segui e per l'apprezzamento. Infinite grazie! Citazione ad hoc, tra l'altro. Questa è molto sperimentale come tipo di poesia: tra la prosa e il verso e la teatralità. Un carissimo saluto e buona sera
Pasquale Sazio 22/06/2015 - 20:32
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Nel suo "Ballo in fa diesis minore", Angelo Branduardi cantava: "Sono io la morte e porto corona, io son di tutti voi signora e padrona, e così sono crudele così forte sono e dura, che non mi fermeranno le tue mura. Sei l'ospite d'onore del ballo che per te suoniamo, posa la falce e danza tondo a tondo, il giro di una danza e poi un altro ancora, e tu del tempo non sei più signora". Sempre occorre interrogarci sulla morte perché è l'unica a non gettare mai la maschera. Apprezzata.
Arcangelo Galante 22/06/2015 - 20:12
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