nella rigidezza del mondo meccanizzato
come robots telecomandati
si attengono a regole sovvertite
guidati dal non senso imperante
che ha marchiato il tessuto sociale,
osannando il leader del momento
immagine visionaria da comparsa
sulle riviste pubblicitarie,
fa da scherno teatrale
un volto beffardo
con aria irrisoria
mostra un sorriso artefatto.
La politica incongrua sottomette
i fedeli seguaci
con funzionali malefici
architettati ad arte
per sconfiggere umani principi consacrati
sulla Carta che tanti hanno firmato
col sangue del sacrificio
versato come segno di ribellione
a una guerra inumana
che uccide i valori fondamentali
della società civile.
Incapaci di reagire
a uno stato di cose confusionale
assimiliamo al nostro vivere
il compiacente ordine di fatto
costruito sul potere imposto dall'alto
senza regolamentazione,
norma che vigili sulla sopraffazione,
l'abuso della forza contro i deboli,
la corruzione devastante
che macchia ogni forma legale
di giustizia,
a garanzia della libertà controllata,
nei limiti di ciò che è lecito e di ciò
che è avversato,
soverchiante governo illimitato.
Onesti padri di famiglia
impeccabili lavoratori
ogni santo giorno si travestono da eroi
per affrontare una giornata faticosa
interminabile,
col rischio di perdere il posto fisso,
il salario striminzito,
devoti a spossanti riti umilianti
abbassano la testa
sino a baciare i piedi degli aguzzini malfattori.
Cosa resta della vita
appesa a un filo che strangola
quell'ultimo respiro rimasto in corpo...
cosa resta di un uomo senza più dignità,
deperisce ogni giorno
guardandosi allo specchio
riconosce l'ombra di sé affissa al vetro trasparente
che si assottiglia sino a svanire
nell'indifferenza che uccide.
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