ricordo
Io ricordo, gli anni che furon ,
si dolci e cari che or mente e cor
son prese da cotal piacere.
I volti di voi, le voci,
e gli amati sorrisi ,tutto fa turbinio
e il passato punge e commuove!
Ah dolce tempo antico,come vorrei
Solo un ‘attimo ,ricader tra le tue braccia
E risentir con sensi mortali quel che fu’!
Quanti sogni spendavamo tra quei banchi
Quanti sospiri che or sembran un sogno.
Eppur fu’ tutto vero!
Come una sol anima un sol sospiro
Vivemmo un comune destino,
una sola strada e or si tace.
Se quelle malinconiche mura
Potesser narrar sarebbero gaie.
E tu silente compagno che hai cullato
I nostri giovani e freschi sorrisi,
hai gran segreto.
Quanto è bello esser giovinelli
E innocenti guardar il mondo
Con il puro spirito,noi fummo cosi’!
In maggio quando la primavera
Dilagava in ogni dove ,
l’ aere sereno e odoroso inebriava
e il sol filtrava sulle nostre finestre,
allor un poco i pensieri volavano via
lontani dai pesanti studi,
e ci perdavamo nell’ infinito
Ma or siam qui’ ancora
Contro le beffe del tempo
Che ci separo’ per condurci su
Diverse vie , ognun il suo sentiero.
Ma cio’ che è vero e saldo
Non si perde come sabbia al vento
Non perisce come il timido giglio
In inverno!
Qui abbiam ritrovato il comune sentire
Il comune amore.
Anche se il tempo ha piegato e mutato
La nostra pelle, non svanira’ mai
In noi quella fratellanza di un di’
Quell ‘ entusiasmo di fanciulli
si dolci e cari che or mente e cor
son prese da cotal piacere.
I volti di voi, le voci,
e gli amati sorrisi ,tutto fa turbinio
e il passato punge e commuove!
Ah dolce tempo antico,come vorrei
Solo un ‘attimo ,ricader tra le tue braccia
E risentir con sensi mortali quel che fu’!
Quanti sogni spendavamo tra quei banchi
Quanti sospiri che or sembran un sogno.
Eppur fu’ tutto vero!
Come una sol anima un sol sospiro
Vivemmo un comune destino,
una sola strada e or si tace.
Se quelle malinconiche mura
Potesser narrar sarebbero gaie.
E tu silente compagno che hai cullato
I nostri giovani e freschi sorrisi,
hai gran segreto.
Quanto è bello esser giovinelli
E innocenti guardar il mondo
Con il puro spirito,noi fummo cosi’!
In maggio quando la primavera
Dilagava in ogni dove ,
l’ aere sereno e odoroso inebriava
e il sol filtrava sulle nostre finestre,
allor un poco i pensieri volavano via
lontani dai pesanti studi,
e ci perdavamo nell’ infinito
Ma or siam qui’ ancora
Contro le beffe del tempo
Che ci separo’ per condurci su
Diverse vie , ognun il suo sentiero.
Ma cio’ che è vero e saldo
Non si perde come sabbia al vento
Non perisce come il timido giglio
In inverno!
Qui abbiam ritrovato il comune sentire
Il comune amore.
Anche se il tempo ha piegato e mutato
La nostra pelle, non svanira’ mai
In noi quella fratellanza di un di’
Quell ‘ entusiasmo di fanciulli
Poesia scritta il 06/11/2015 - 21:17
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Commenti
Ricordi che affiorano alla mente.....che conserviamo per sempre dentro di noi... quasi come un sogno...molto bella anche la chiusa... Complimenti Corrado caro ciao.
Maria Cimino 07/11/2015 - 18:32
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