elogio alla poesia
a
O sacrissimo tempio della poesia
a te vengo umile e curvo
qual fedel servo
a te ogni gloria innalzo ,
perché di scriver sulla carta
cio’ che il cor detta ebbi omaggio
Rifugio sicuro per gli amori infiniti
a te vengono i figlioli
che del mondo han dispetto
e con occhio vedon il sospetto.
Di quanto amor la carta ammanti!
che sogni che sospiri l’amata fece
quando l’amante ne scrisse i versi
per sussurrare infinito amor.
Quella perdea coscienza del tempo reale
volando in ignoti lochi
ove si perde l’infinito.
Onore a te ineffabil essenza
che il cuore dei poeti rendi caldo.
Nel petto la fucina
e il calor li si in fonde.
Maestra, a quanti toccasti il dolce capo?
a quanti dicesti “tu sei il mio eletto”
A quanti movesti la mano a scriver versi
che son piu’ dolci del latte e miele.
Quanti ne vo a nomar e rammentar,
non basterebbe tempo mortal.
Da Saffo a Virgilio che di Ilio canto’ la fine
al buon Giacomo che oltre il colle
si perdeva nel mistero.
Alla carta,alla carta correte O santi poeti
che si posson vincer mille guerre
parlar al mondo non spargendo piombo .
Per i posteri e ai posteri lasciate il vostro dir
che sia base del mondo nuovo
Ed io a te madre d’elezione
umile vengo alle tue labbra
attingo nutrimento per il dolce poetar
O sacrissimo tempio della poesia
a te vengo umile e curvo
qual fedel servo
a te ogni gloria innalzo ,
perché di scriver sulla carta
cio’ che il cor detta ebbi omaggio
Rifugio sicuro per gli amori infiniti
a te vengono i figlioli
che del mondo han dispetto
e con occhio vedon il sospetto.
Di quanto amor la carta ammanti!
che sogni che sospiri l’amata fece
quando l’amante ne scrisse i versi
per sussurrare infinito amor.
Quella perdea coscienza del tempo reale
volando in ignoti lochi
ove si perde l’infinito.
Onore a te ineffabil essenza
che il cuore dei poeti rendi caldo.
Nel petto la fucina
e il calor li si in fonde.
Maestra, a quanti toccasti il dolce capo?
a quanti dicesti “tu sei il mio eletto”
A quanti movesti la mano a scriver versi
che son piu’ dolci del latte e miele.
Quanti ne vo a nomar e rammentar,
non basterebbe tempo mortal.
Da Saffo a Virgilio che di Ilio canto’ la fine
al buon Giacomo che oltre il colle
si perdeva nel mistero.
Alla carta,alla carta correte O santi poeti
che si posson vincer mille guerre
parlar al mondo non spargendo piombo .
Per i posteri e ai posteri lasciate il vostro dir
che sia base del mondo nuovo
Ed io a te madre d’elezione
umile vengo alle tue labbra
attingo nutrimento per il dolce poetar
Poesia scritta il 17/11/2015 - 01:06
Letta n.1050 volte.
Voto: | su 18 votanti |
Commenti
Ciao Corrado un inno ai poeti..davvero bella...Quindi un inno anche a te...che hai saputo donarci questa tua opera con immensa poesia..ciao a te serena notte.
Maria Cimino 17/11/2015 - 22:59
--------------------------------------
HOLA CORRADO molto bella la chiusa Hola
Lucio Del Bono 17/11/2015 - 20:02
--------------------------------------
Ode alla poesia e a i poeti. Dolce, sublime, piena di luce. Che la sensibilità dei poeti tenga in vita la speranza e la concretezza di una vita autentica di Amore. Complimenti Corrado..
Ilenia Atzori 17/11/2015 - 14:02
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.