In alba silente
piegate le ginocchia
a diventar sacerdote di me stesso
e senza ancora maschere false,
quotidiane, patetica difesa
di un Io bugiardo agli altri,
pur nell'ombra
intravedo bagliori riflessi del vero me stesso.
piegate le ginocchia
a diventar sacerdote di me stesso
e senza ancora maschere false,
quotidiane, patetica difesa
di un Io bugiardo agli altri,
pur nell'ombra
intravedo bagliori riflessi del vero me stesso.
E mi coglie stupore di pace
che tace molte ferite,
e mi coglie meraviglia di non sentirmi più in guerra
con me stesso, con gli altri,
con l'intera vita
che ora al cuor
appare persin gradita.
Poesia scritta il 04/02/2016 - 09:15
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Commenti
Alberto caro ah allora davvero questa volta rimani qui con noi..son contenta....be mi fa piacere che ascolti i consigli di una cara amica...che trova i tuoi scritti profondi e riflessivi...proprio come questa che ci doni questa sera....complimenti.. un saluto affettuoso e una serena notte.. ciao.
Maria Cimino 04/02/2016 - 23:43
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