L'AQUILONE
Stanche membra
Si assopiscono ormai esauste
aspettando la fine del giorno
mentre mani scarne sanguinano
scalando la parete del pianto
Si assopiscono ormai esauste
aspettando la fine del giorno
mentre mani scarne sanguinano
scalando la parete del pianto
Giorni uguali
Privi di significato
Sono la costante
Di una vita fallita
Mentre attonita
In piedi
sulla porta scolorita
Mi guardi cercando risposte
Con faccia sbigottita
Traguardi sognati
E mai raggiunti
Resta il rammarico
Su cui sfogare
L'amara rabbia
E delusione per aver perso
Nell'infinito
il tuo giovane aquilone
Poesia scritta il 31/03/2016 - 08:54
Letta n.944 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Mauro ciao bella anche nella sua tristezza...parole che entrano nel cuore.. A te un forte abbraccio ciao.
Maria Cimino 31/03/2016 - 20:48
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STROFE DI SUPERLATIVA ESPRESSIVITA'...
ESPLICITA LA STROFA DI CHIUSA...
LIETA SERATA
*****
ESPLICITA LA STROFA DI CHIUSA...
LIETA SERATA
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Rocco Michele LETTINI 31/03/2016 - 19:18
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molto bella un po triste ***** mi piace
POETA DELL'AMIATA LUPO DELL'AM 31/03/2016 - 17:54
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Bella nel suo profondo dolore.La vita scarnifica ogni cuore sensibile, il tuo, il mio, quello di molti, ma mai perdere la fiducia nel domani.Ogni alba è una nuova alba
Un abbraccio
Nadia
5*
Un abbraccio
Nadia
5*
Nadia Sonzini 31/03/2016 - 17:54
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Densa di tristezza, colpisce la chiusa. I miei complimenti. Ciaooo
Fabio Garbellini 31/03/2016 - 17:29
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