Non gradisco
che morte affossi vita
o le macabre urla
dal fondo salienti
invadano la valle amorosa.
Non tollero
il panico assurdo
che gela la nascente aurora
né le fetide nebbie stagnanti
nella palude della disperazione.
che morte affossi vita
o le macabre urla
dal fondo salienti
invadano la valle amorosa.
Non tollero
il panico assurdo
che gela la nascente aurora
né le fetide nebbie stagnanti
nella palude della disperazione.
Ma,
"Sia luce" tra gli ingorghi del male
e speranza nei meandri
dei più cupi pensieri.
Il lieto tintinnio
dei colorati sonagli dell'infante
sempre percorrerà
questo pezzo d'universo
e nulla,
nulla,
dove dimora il Cristo,
nulla
mai sarà perso.
Poesia scritta il 06/04/2016 - 12:14
Da Ciro Todisco
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