Una volta era
il padre padrone
a decidere,
lì per lì, per tutti
e se qualcuno
si ribellava
aveva spesso
dei giorni brutti.
Ma quel padre
padrone anche
schiavo a lavorare
per sostener la fame,
come dice la storia
del passato:
era l'uomo che portava
a casa l'acqua e il pane
e a correre
dall'alba al tramonto,
insieme alla bestia
che cavalcava,
a zappare la dura terra
o nella buia miniera,
pur di far sbarcare
il lunario.
Oggi in questa era
tutto a rottamare
han rottamato anche
" padre padrone "
ma non lo si può
mai rinnegare
di aver costruito
il palazzo e il portone.
E dove manca quel
padre padrone:
non c'è più musica
e neppure canzone.
il padre padrone
a decidere,
lì per lì, per tutti
e se qualcuno
si ribellava
aveva spesso
dei giorni brutti.
Ma quel padre
padrone anche
schiavo a lavorare
per sostener la fame,
come dice la storia
del passato:
era l'uomo che portava
a casa l'acqua e il pane
e a correre
dall'alba al tramonto,
insieme alla bestia
che cavalcava,
a zappare la dura terra
o nella buia miniera,
pur di far sbarcare
il lunario.
Oggi in questa era
tutto a rottamare
han rottamato anche
" padre padrone "
ma non lo si può
mai rinnegare
di aver costruito
il palazzo e il portone.
E dove manca quel
padre padrone:
non c'è più musica
e neppure canzone.
Poesia scritta il 21/06/2016 - 23:33
Da Aldo Messina
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