e che alla tua tarda etade doni
il frutto pregiato ed olezzante,
oggi vai incontro a tempi infidi
per colpa d’individui cialtroni,
che rendono la flora agonizzante.
L’ombra della tua verde chioma,
stupenda, frondosa e ventilante,
invita a condividere il tuo manto
e la panoramica di diversa croma,
ch’io miro, mi rende più sognante
e m’ispira i versi che io ti canto.
La primavera è la stagion del fiore,
nonché del frutto che t’adorna tutto,
mentre in autunno doni l’aureo latte.
Sei emblema di pace, forza e onore,
dalla Genesi fosti amato dappertutto;
punisca la saggia Atena chi ti abbatte.
Mirandoti, vedo me, vivace infante,
ascendere il tronco e i robusti rami
per lambire gli uccellini implumi,
che dal loro nido alto e basculante
emettevano i loro striduli richiami
all’attiva madre per i lor consumi.
Dall’alto sito osservavo più paesi:
Nissa, Enna, Barra e Mazzarino,
che illuminano il buio della notte;
oltre allo sprazzo, v’erano lumi accesi
dove mio padre suonava il mandolino,
mentre gli astanti, onoravano la botte.
Il teatro campestre, il trillo e il canto,
la luna e le ombre, le stelle saettanti,
le zagare e i lor profumi penetranti
rendevano il sito un dolce incanto.
Ancora oggi che ho più di settant’anni,
antico ulivo, mi sei caro nel ricordo
unitamente alla fauna e all’altra flora.
Spero che mi ricordi ancor per anni
quand’io salirò della barca a bordo
di Caronte che traghetta ad ogni ora.
Dal mio libro "BRIO E MALINCONIA"
Voto: | su 5 votanti |
DA NOI C'E' UN DETTO... IL NONNO LO PIANTA... FIGLIO LO COLTIVA... E IL NIPOTE NE COGLE IL FRUTTO.
ECCELLENTI STROFE GIOVANNI
LIETA DOMENICA.
*****
che in mezzo a quell'ulivo secolare mi sono persa. Penso deve essere bello vedere un panorama come tu lo rappresenti.
A te un grazie di cuore per aver condiviso questo tuo pensiero.
Ti abbraccio buona domenica.
5* Grazie. Mi sono commosso.
Salvo