Vedo tutto il tuo candore
nel tuo volto disegnato,
come il pittore fà, quando pennella un quadro,
a tè dedicato.
Leggo nei tuoi occhi lo splendore di quegli anni
fuggenti, per sempre andati;
intravvedo nel tuo sguardo malinconico, il ricordo
di quegli anni ruggenti, di chi ha già dato,
e il sorriso ormai spento sulle labbra.
Adesso è come spegnere l'interruttore di un televisore, abbassare il volume della radio,
per paura di disturbare, di non far rumore e
quasi non fiatare.
Meglio stare lontano dal frastuono della gente,
ascoltando il mare in silenzio, lontano dai clamori, dai flash invadenti.
Star immobili a rimirar il riflesso del sole come spilli di cristallo, scivolare sulla superficie del mare; respirare aria di salsedine e di iodio, ed è salutare; seguire con lo sguardo il riflusso delle onde quando accarezzano la battigia e lentamente tornano indietro,
come facevo io da ragazzo, quando ti davo un bacio e poi facevo un passo indietro, per paura di innamorarmi; nel ricordo di un mondo ormai
perduto,ove tutto, nei limiti, si poteva fare,
era consentito,
ma non si è fatto, perchè mancava
il coraggio e la certezza che si poteva
e si doveva osare.
Adesso è troppo tardi per poter ricominciare.
nel tuo volto disegnato,
come il pittore fà, quando pennella un quadro,
a tè dedicato.
Leggo nei tuoi occhi lo splendore di quegli anni
fuggenti, per sempre andati;
intravvedo nel tuo sguardo malinconico, il ricordo
di quegli anni ruggenti, di chi ha già dato,
e il sorriso ormai spento sulle labbra.
Adesso è come spegnere l'interruttore di un televisore, abbassare il volume della radio,
per paura di disturbare, di non far rumore e
quasi non fiatare.
Meglio stare lontano dal frastuono della gente,
ascoltando il mare in silenzio, lontano dai clamori, dai flash invadenti.
Star immobili a rimirar il riflesso del sole come spilli di cristallo, scivolare sulla superficie del mare; respirare aria di salsedine e di iodio, ed è salutare; seguire con lo sguardo il riflusso delle onde quando accarezzano la battigia e lentamente tornano indietro,
come facevo io da ragazzo, quando ti davo un bacio e poi facevo un passo indietro, per paura di innamorarmi; nel ricordo di un mondo ormai
perduto,ove tutto, nei limiti, si poteva fare,
era consentito,
ma non si è fatto, perchè mancava
il coraggio e la certezza che si poteva
e si doveva osare.
Adesso è troppo tardi per poter ricominciare.
Poesia scritta il 16/07/2016 - 19:39
Letta n.1225 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Molto bella nella sua profonda malinconia
5*
5*
Nadia Sonzini 18/07/2016 - 07:12
--------------------------------------
Molto bella, un senso struggente di nostalgia che rende unica la tua poesia...Complimenti un abbrccio e 5* buona domenica
margherita pisano 17/07/2016 - 09:58
--------------------------------------
Poesia bella carica di nostalgia. e con un pizzico di malinconia..
dolce e profonda in ogni parola.
dolce e profonda in ogni parola.
che il tuo cuore ricorda ancora.
Ciao Francesco. complimenti.
Maria Cimino 16/07/2016 - 22:20
--------------------------------------
bellissima poesia
Sildom Minunni 16/07/2016 - 20:30
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.