Mi offri
lisce superfici esposte alla vita
intagliate di parole ammiccanti,
e sospiri sottintesi
e malie appena disegnate;
ma è solo vetro opaco che separa i mondi
scuro e spesso,
che sagome indecise fa intuire,
che spezza voce e calori di corpi.
lisce superfici esposte alla vita
intagliate di parole ammiccanti,
e sospiri sottintesi
e malie appena disegnate;
ma è solo vetro opaco che separa i mondi
scuro e spesso,
che sagome indecise fa intuire,
che spezza voce e calori di corpi.
Vecchi sentieri cercano i miei passi,
per tremare all’unisono;
dove
ogni parola è zampillo di sensi,
ogni concetto è fitta di desiderio,
ogni immagine vertigine di te.
Poesia scritta il 29/10/2012 - 19:16
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Commenti
ciao Claretta,
cerchiamo vecchi sentieri quando quelli nuovi non sono capaci di ispirare altrettante belle sensazioni.
Grazie per i tuoi commenti.
cerchiamo vecchi sentieri quando quelli nuovi non sono capaci di ispirare altrettante belle sensazioni.
Grazie per i tuoi commenti.
Francesco Patecci 05/11/2012 - 15:04
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molto affascinanti i vecchi sentieri unici e sempre pieni di sorprese se riescono ancora a ispirare così belle sensazioni. ciao.
Claretta Frau 01/11/2012 - 12:52
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