Quando mi prende.
È nel tepore
del grembo tuo
che vorrei
Il mio capo posare.
Le mani,
le tue.
Sui miei ribelli turaccioli
ancora,
le vorrei
a districare.
E poi l’odore.
Il tuo
che sa di buono
che sa di mamma.
E mai
nessuna essenza
al mondo.
Riuscirà
a eguagliare.
È nel tepore
del grembo tuo
che vorrei
Il mio capo posare.
Le mani,
le tue.
Sui miei ribelli turaccioli
ancora,
le vorrei
a districare.
E poi l’odore.
Il tuo
che sa di buono
che sa di mamma.
E mai
nessuna essenza
al mondo.
Riuscirà
a eguagliare.
Poesia scritta il 12/01/2013 - 22:40
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Voto: | su 4 votanti |
Commenti
"mai nessuna essenza al mondo riuscirà a eguagliare"..parole bellissime...la nostalgia torna soprattutto nei momenti delle grandi feste ed è allora che, più di sempre, ci accorgiamo di quanto ci manca la mamma o una persona cara...i miei complimenti...brava...antonio
antonio giraldo 17/01/2013 - 10:17
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Dolcissima. Malinconica. Ricca di amore
Daniela Cavazzi 13/01/2013 - 18:44
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