Verdi argini della “fossa” a Casteldebole
con pennello, i fiori colorati a primavera.
con pennello, i fiori colorati a primavera.
Un fiore mi donasti rendendomi importante.
Ora non so quanti anni avevi, ricordo solo
un sorriso da bambina o forse ragazzina
mi porgesti un ciclamino, non ti rividi più.
Ricordo tua madre in chiesa
tra le mani una candela.
Poi, più nulla.
Quindici anni sono passati, forse sedici.
Ho rivisto i tuoi occhi e il tuo sorriso
mi hanno detto che portano il tuo nome.
Poi, più nulla.
Un giorno, nel sotto passo di Bologna
incontrai quegli occhi nel tuo sorriso
non ci presentò nessuno
mi disse ciao e sparì tra la mia gente.
Poi, più nulla.
Insiste ancora un sereno sentimento e
penso a quella bimba dagli occhi chiari
che felice si aggrappava alla sua vita.
Non lo sapevo allora, ma felice lo ero anch’io.
Poesia scritta il 19/01/2013 - 22:01
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Commenti
Le tue parole in questa poesia sono pennellate di dolcezza. ciao
Claretta Frau 20/01/2013 - 14:33
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