Qui l'amore tace;
per sempre giace.
-Si accettano fiori, e non telefonate.-
E non ci fu modo
di riportarlo in vita;
non ci fu rimedio,
di sottrarlo a morte certa.
E fu una vera tragedia.
Giacque per sempre;
e amor non più nell'aria, si sente,
da quando ti voltasti
dall'altra parte,
e conto non più mi desti;
e ti chiudesti nell'alterigia.
Gocce di mare
furono corsare,
quando di nascosto
lui in spiaggia,
ti venne a cercare.
Gocce di mare
Perduto amore,
per te versai lacrime amare:
perche non mi hai voluto aspettare!
Eppure per te avevo in serbo
tanto amore;
per te avrei potuto anche morire.
Perduto amore,
quel cuore annegò in fondo al mare
e non si potè recuperare,
non ci fu per lui, niente da fare;
il mondo lo piange ancora.
Fu un mistero,
ove il suo corpo fini, non si sà:
un pesce cane lo divorò,
o stà fresco nell'aldilà.
Gocce salate
non erano di mare,
ma erano lacrime vere: erano lacrime d'amore.
Povero cuore,
si dissanguò d'amore:
il sangue non si potè arrestare
e allagò tutto il mare:
e ci fu terrore;
non si seppe arrendere all'amor contrario,
che credeva vero;
e come scomparve, fù un mistero.
Ed io che ci penso ancora,
e ho i brividi alla schiena;
e non so se era estate o primavera,
se era giorno o sera,
e se c'era la luna piena;
se pioveva,
o c'era il solleone;
se fu un pesce cane che lo divorò,
o lo sbranò un leone...
in un baleno;
se fu realtà,
o fu finzione;
fatto stà, che manca.
per sempre giace.
-Si accettano fiori, e non telefonate.-
E non ci fu modo
di riportarlo in vita;
non ci fu rimedio,
di sottrarlo a morte certa.
E fu una vera tragedia.
Giacque per sempre;
e amor non più nell'aria, si sente,
da quando ti voltasti
dall'altra parte,
e conto non più mi desti;
e ti chiudesti nell'alterigia.
Gocce di mare
furono corsare,
quando di nascosto
lui in spiaggia,
ti venne a cercare.
Gocce di mare
Perduto amore,
per te versai lacrime amare:
perche non mi hai voluto aspettare!
Eppure per te avevo in serbo
tanto amore;
per te avrei potuto anche morire.
Perduto amore,
quel cuore annegò in fondo al mare
e non si potè recuperare,
non ci fu per lui, niente da fare;
il mondo lo piange ancora.
Fu un mistero,
ove il suo corpo fini, non si sà:
un pesce cane lo divorò,
o stà fresco nell'aldilà.
Gocce salate
non erano di mare,
ma erano lacrime vere: erano lacrime d'amore.
Povero cuore,
si dissanguò d'amore:
il sangue non si potè arrestare
e allagò tutto il mare:
e ci fu terrore;
non si seppe arrendere all'amor contrario,
che credeva vero;
e come scomparve, fù un mistero.
Ed io che ci penso ancora,
e ho i brividi alla schiena;
e non so se era estate o primavera,
se era giorno o sera,
e se c'era la luna piena;
se pioveva,
o c'era il solleone;
se fu un pesce cane che lo divorò,
o lo sbranò un leone...
in un baleno;
se fu realtà,
o fu finzione;
fatto stà, che manca.
Poesia scritta il 09/12/2016 - 09:33
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Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Bella poesia. *****.
Grazie per il commento che mi ha fatto alla mia nuova poesia. Buona serata
Grazie per il commento che mi ha fatto alla mia nuova poesia. Buona serata
Alberto Berrone 09/12/2016 - 21:55
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Struggente e bellissima...complimenti Francesco 5*
margherita pisano 09/12/2016 - 20:04
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Opera molto profonda ,molto piaciuta.Complimenti Francesco 5*
Paolo Perrone 09/12/2016 - 14:31
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terribilmente triste
ma bellissima
ma bellissima
laisa azzurra 09/12/2016 - 11:13
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Versi intensi e struggenti, 5* buona giornata,
Chiara B. 09/12/2016 - 10:29
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