PERCHÉ' UN'ALTRA CASA ?
Guardava dietro i vetri l’imbrunire,
il giorno che non voleva mai finire.
Fra i riflessi dei vetri appannati,
scorreva il tempo, fatti ormai passati.
Di giorno a lavare, strofinare i panni
mentre veloci scorrevano i tuoi anni.
Notti di sonno piene di stanchezza,
intanto vedevi appassir la giovinezza.
Poi i figli, crescerli, trovar qualcosa da mangiare,
quante volte, a fine mese, difficile arrivare.
Sono cresciuti, ognuno vive la sua vita,
mentre per te sembra ormai finita.
“Sei stanca, han detto, hai bisogno di riposo !!”
Altra casa, ora, perché hai perso anche lo sposo.
Fra estranei ti muovi tutta la giornata,
nulla è più tuo, nemmeno la casa tanto amata.
Guardi fuori per riconoscere qualcuno.
Ma è sempre uguale, per te non c’è nessuno.
il giorno che non voleva mai finire.
Fra i riflessi dei vetri appannati,
scorreva il tempo, fatti ormai passati.
Di giorno a lavare, strofinare i panni
mentre veloci scorrevano i tuoi anni.
Notti di sonno piene di stanchezza,
intanto vedevi appassir la giovinezza.
Poi i figli, crescerli, trovar qualcosa da mangiare,
quante volte, a fine mese, difficile arrivare.
Sono cresciuti, ognuno vive la sua vita,
mentre per te sembra ormai finita.
“Sei stanca, han detto, hai bisogno di riposo !!”
Altra casa, ora, perché hai perso anche lo sposo.
Fra estranei ti muovi tutta la giornata,
nulla è più tuo, nemmeno la casa tanto amata.
Guardi fuori per riconoscere qualcuno.
Ma è sempre uguale, per te non c’è nessuno.
Poesia scritta il 02/02/2017 - 15:33
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Voto: | su 7 votanti |
Commenti
Molto bella questa poesia scritta quasi in prosa dove si evince un animo nobile e sensibile per i temi che ha trattato.bella molto bravo.
antonio girardi 03/02/2017 - 14:33
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Molto bella, anche se l'argomento è la tristezza dei vecchi genitori, che, dopo aver perduto il proprio compagno, perdono anche i riferimenti della loro vita.Purtroppo nessuno può dire che non andrà a finire in un ospizio.. dove si guarderà fuori e non si vedrà nulla e nessuno , solo la solitudine...
Teresa Peluso 02/02/2017 - 19:42
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Alfonso
quanta tenerezza
fa male
dai tanto al mondo finchè puoi, poi il mondo stabilisce che non servi più
c'est la vie...c'est la nouvell maison
bellissima
quanta tenerezza
fa male
dai tanto al mondo finchè puoi, poi il mondo stabilisce che non servi più
c'est la vie...c'est la nouvell maison
bellissima
laisa azzurra 02/02/2017 - 19:26
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Toccante e sensibilissima poesia...lasciare gli affetti quando si è vecchi, è la cosa più triste, per ritrovarsi in un mondo completamente estraneo all'improvviso.
Purtroppo ora accade di frequente.
Molto bella!
Purtroppo ora accade di frequente.
Molto bella!
margherita pisano 02/02/2017 - 19:09
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Ne scrissi una tempo fa e ho dovuto subire un sacco di polemiche ,hai tanto ragione e a parte alcuni casi in cui realmente i figli non possono badare ai
genitori ...,Piaciuta,ciao
genitori ...,Piaciuta,ciao
andrea sergi 02/02/2017 - 18:37
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Già, lasciare una casa che è nido e scrigno di ricordi può essere doloroso...Soprattutto perchè a volte non è una scelta libera ma condizionata, trovo questa poesia toccante....
Sabry L. 02/02/2017 - 17:23
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questa è la tristezza dei vecchi abbandonare la sua adorata casa che tanto hanno agognato sacrificandosi per poi ritrovarsi in un ospizio è tristemente bella e commovente 5*
GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO 02/02/2017 - 16:49
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Già, un'altra "casa"!
Tristissima poesia, epilogo di una vita per molte persone anziane.
Molto bella e toccante.
Un saluto Alfonso.
Tristissima poesia, epilogo di una vita per molte persone anziane.
Molto bella e toccante.
Un saluto Alfonso.
Loris Marcato 02/02/2017 - 16:38
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