Quel che faceva , ciò che diventai
Leniva il dolore delle mie antiche ferite
Accarezzava la bambina che si rifugiava dentro di me
Permettendole di giocare ancora
Recuperava parti nascoste in fondo dalla disillusione
Ed insegnava loro a continuare a crescere , a fluire timidamente
A dare libera espressione al mio essere
Mi mostrava come sostituire la vergogna con il piacere pieno..
La frenesia con la calma dell’appagamento
Accettandomi per quel che ero mi costrinse dolcemente ad accettarmi a mia volta per quel che sono.
Accarezzava la bambina che si rifugiava dentro di me
Permettendole di giocare ancora
Recuperava parti nascoste in fondo dalla disillusione
Ed insegnava loro a continuare a crescere , a fluire timidamente
A dare libera espressione al mio essere
Mi mostrava come sostituire la vergogna con il piacere pieno..
La frenesia con la calma dell’appagamento
Accettandomi per quel che ero mi costrinse dolcemente ad accettarmi a mia volta per quel che sono.
Mi innamorai
Persi il controllo
La fermezza
Il contegno
La leggerezza della mia anima mi disorientò
Mi divincolai all'idea di non bastare a me stessa
Toccai la mia fragilità, la vidi lì ad un passo , di fronte a me
Mi riscoprii potente nel momento in cui, finalmente, riuscii ad abbandonarmi..
Poesia scritta il 22/02/2013 - 14:33
Da Sabina Forni
Letta n.1156 volte.
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Commenti
in questa poesia una bella storia d'amore.
Claretta Frau 25/02/2013 - 11:49
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