Un nuovo dolore.
Non so se più acuto
o più lieve degli altri,
ma è dolore.
Lo sento presente nell'anima
ma l'anima mia è avido di esso.
Si nutre, si espande
si sente più forte.
Ora non sento più nulla
più nulla di quello che è fuori,
sono inerte e mi cerco.
Chi sono? Come sono?
Ecco mi sfugge, no ho capito
sì, sono io, sono questo.
Son riuscita, nel dolore
ho trovato me stessa.
E l'anima ancora si nutre
e vive mentre tutto il resto
non conta.
Amici non datemi gioia,
datemi il vostro soffrire,
ch'io possa con esso
nutrire la mia anima,
che essa non muoia in me
ed io vivrò per sempre.
Non so se più acuto
o più lieve degli altri,
ma è dolore.
Lo sento presente nell'anima
ma l'anima mia è avido di esso.
Si nutre, si espande
si sente più forte.
Ora non sento più nulla
più nulla di quello che è fuori,
sono inerte e mi cerco.
Chi sono? Come sono?
Ecco mi sfugge, no ho capito
sì, sono io, sono questo.
Son riuscita, nel dolore
ho trovato me stessa.
E l'anima ancora si nutre
e vive mentre tutto il resto
non conta.
Amici non datemi gioia,
datemi il vostro soffrire,
ch'io possa con esso
nutrire la mia anima,
che essa non muoia in me
ed io vivrò per sempre.
Poesia scritta il 23/02/2013 - 16:37
Da Lucia Ghitti
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