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Grezzo filo
di seta consunto
nel lamento del vuoto
sopravvivi
nelle membra stanche.
Spietato gemito
del tempo
che non potrà
mai più essere
oro e argento.
Solitaria demenza
in frenetico cammino
divori il respiro
stanco
distratto.
Sabbie desertiche
sono il pensiero
che affiora
flebile
nel pianto.


Oltre il limite
del cielo
torna a volare
ma ricordati
di me.




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Poesia scritta il 26/04/2017 - 14:12
Da Eugenia Toschi
Letta n.1241 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Grazie Genoveffa( no non sbagli)
buona notte.

Eugenia Toschi 27/04/2017 - 23:04

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Il cammino della demenza se tocca gli affetti è ancora più straziante, amare è stargli accanto nella sofferenza, tristemente intensa, bella, io l'ho cosi interpretata se sbaglio chiedo venia, un saluto

genoveffa frau 27/04/2017 - 22:58

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Grazie Margherita.Buona serata

Eugenia Toschi 27/04/2017 - 19:47

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Il dolore intenso che tocca il cuore e commuove...intensa e molto bella. Un abbraccio Eugenia

margherita pisano 27/04/2017 - 16:02

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Grazie di cuore Rocco Michele.Buon pomeriggio

Eugenia Toschi 27/04/2017 - 13:56

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UN INTENSO ET TOCCANTE VERSEGGIO PER QUANTO SI LACRIMA SU DI UN AMORE NON CORRISPOSTO.
LIETA GIORNATA,EUGENIA.
*****

Rocco Michele LETTINI 27/04/2017 - 07:32

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Grazie Paolo.

Eugenia Toschi 26/04/2017 - 23:46

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Poesia molto bella e intensa.Ciao Eugenia 5*

Paolo Perrone 26/04/2017 - 21:19

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Grazie di cuore Grazia Denaro...buona serata

Eugenia Toschi 26/04/2017 - 20:05

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Una poesia introspettiva che e mana il dolore e la sofferenza data da colui di cui si era, si è innamorati. Un ottimo testo che ho molto apprezzato. Complimenti.Un saluto!

Grazia Denaro 26/04/2017 - 19:06

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