Nuvole di corvino poggiate su pallidi panorami di colline.
Bombe ad orologeria maestose pronte a tuonare con voracità su paesi e città.
Impeti di vento prendono corsa stagliando alberi di chiome affollate,
e foglie si dimenano nell‘immensità di infinito. Lampi di luce smembrano il cielo ad intermittenza,
un acqua a dirotto si schianta a vemenza su tetti castani
e campi si sciolgono come fango di cioccolata. Mi godo un diluvio nascosto a riparo da vetri velati di vapore,
cullato dolcemente dal fragore delle goccie che si schiantano a ripetuta sui cristalli intelaiati da sapore di legno.
Mi seggo, rifletto, scrivo, ispirando a pieni polmoni,
ispirato dal suono e i profumi di un bel temporale...
Bombe ad orologeria maestose pronte a tuonare con voracità su paesi e città.
Impeti di vento prendono corsa stagliando alberi di chiome affollate,
e foglie si dimenano nell‘immensità di infinito. Lampi di luce smembrano il cielo ad intermittenza,
un acqua a dirotto si schianta a vemenza su tetti castani
e campi si sciolgono come fango di cioccolata. Mi godo un diluvio nascosto a riparo da vetri velati di vapore,
cullato dolcemente dal fragore delle goccie che si schiantano a ripetuta sui cristalli intelaiati da sapore di legno.
Mi seggo, rifletto, scrivo, ispirando a pieni polmoni,
ispirato dal suono e i profumi di un bel temporale...
Poesia scritta il 28/04/2017 - 19:52
Letta n.975 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Notevole.. Molto suggestiva
Francesco Gentile 14/02/2018 - 21:36
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