Non ce l'ho le parole giuste
per dire il sapore che resta
forse miele, forse fiele.
I tuoi occhi non hanno cura di me,
le tue mani non hanno cura di me,
io non ho cura di me.
Non ci sono più le tue parole
a rendermi bambina,
la luna non ha mai brillato solo per noi.
Il dolore sta chiudendo quella porta,
a lungo è filtrata da essa
comprensione,
amore,
ingenuità,
a lungo è soffiato un vento caldo e leggero,
un vento di allegria che restava sospeso, immobile,
l'indulgenza non serve all'amore
non so più essere felice
di quel poco che avevo.
I nostri giorni
se non possono essere eterni
che siano mortali allora, adesso.
per dire il sapore che resta
forse miele, forse fiele.
I tuoi occhi non hanno cura di me,
le tue mani non hanno cura di me,
io non ho cura di me.
Non ci sono più le tue parole
a rendermi bambina,
la luna non ha mai brillato solo per noi.
Il dolore sta chiudendo quella porta,
a lungo è filtrata da essa
comprensione,
amore,
ingenuità,
a lungo è soffiato un vento caldo e leggero,
un vento di allegria che restava sospeso, immobile,
l'indulgenza non serve all'amore
non so più essere felice
di quel poco che avevo.
I nostri giorni
se non possono essere eterni
che siano mortali allora, adesso.
Poesia scritta il 03/05/2017 - 23:26
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Commenti
bella come anche la chiusa*****
enio2 orsuni 04/05/2017 - 12:38
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