Chissà se un giorno
le farfalle potranno volare
senza aghi che le infilzino
in una collezione,
senza retini
che spezzino loro le ali.
Un giorno di sole
dove i bambini
non avranno paura
dell'uomo nero
e si potranno lasciare
porte e finestre aperte
senza paura di morire.
La pioggia
scenderà sui visi
sorridenti e sereni come serafini,
e le mani,
le mani....
non impugneranno più pistole e coltelli
ma piume e fiori
da regalare a chiunque.
Chissà se la bocca
pronuncierà lodi e parole d'amore
e non bestemmie e calunnie
com'è solita fare.
Chissà se un giorno
la pace avrà profonde radici
o è solo
una bolla di sapone
che esplode subito dopo
essere nata.
le farfalle potranno volare
senza aghi che le infilzino
in una collezione,
senza retini
che spezzino loro le ali.
Un giorno di sole
dove i bambini
non avranno paura
dell'uomo nero
e si potranno lasciare
porte e finestre aperte
senza paura di morire.
La pioggia
scenderà sui visi
sorridenti e sereni come serafini,
e le mani,
le mani....
non impugneranno più pistole e coltelli
ma piume e fiori
da regalare a chiunque.
Chissà se la bocca
pronuncierà lodi e parole d'amore
e non bestemmie e calunnie
com'è solita fare.
Chissà se un giorno
la pace avrà profonde radici
o è solo
una bolla di sapone
che esplode subito dopo
essere nata.
Poesia scritta il 08/10/2010 - 08:00
Da Gianny Mirra
Letta n.1343 volte.
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Commenti
penso che il primo passo per la pace sia nel nostro interiore accettando il fatto di essere uomo e non solo e con esso tutto cio' che e'.Tutto condito con l'Amore.Non e' facile vero?complimenti bella poesia un abbraccio
zenitn 27/10/2010 - 21:49
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