e lo scroscio della pioggia sembrava quello di una cascata.
Tieni i piedi incollati al terreno fin che puoi.
Tieni i piedi incollati dietro le mie scarpe fin che puoi.
Balordi coi ceppi alle caviglie vengono trascinati verso il luogo della loro morte,
un colpo alla nuca basterà per consegnarli all’oblio.
Mentre le chiome fluenti degli alberi fluttuano impazzite,
tieni i tuoi piedi incollati ai miei fin che puoi.
Ci sono pianeti che circumnavigano le proprie orbite
e stillano dal cielo, che è rosso plumbeo.
I tuoi vestiti sgargianti sembrano bandiere multicolori
e la tua alterigia è sopra ogni cosa.
Sopra la mia pazienza, sopra il candore e il desiderio
Sopra il voluto e l’ignoto, sopra il detto e il taciuto.
Fai ancora pochi passi.
Tieni ancora i piedi incollati ai miei fin che puoi.
Ti ritroveranno distesa sulla sabbia che sa di salsedine,
con le braccia incrociate al petto e un orecchino con pendente,
con i fianchi stretti e il petto squarciato.
Ti avevo detto dei miei cattivi momenti,
ma tu non sei stata a sentirmi.
La scogliera ora è flagellata dal mare.
Tieni ancora i piedi incollati ai miei fin che puoi.
E ti chiedo scusa per il male che ti ho fatto, anche se non ci sei più ad ascoltarmi.
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mi associo agli altri commenti
fantasticamente inquietante
Buona giornata
Nicol
5 stelle