Siamo di nuovo io e te,
io e me,
pensieri e parole l'uno di fronte l'altro ancora una volta.
La verità sgorga nera su carta bianca,
infiamma l'animo e accende i sentimenti.
Brucia di una fiamma viva che nel nuocere fa del bene...
Io vivo!
Sono,
ma essere è felicità?
Le parole mi ascoltano,
la penna scorre veloce,
la scrittura è vivace e porta la firma di un cuore dannato,
destinato a parlare al silenzioso firmamento
e incapace di comprenderlo.
Alla fine rimaniamo solo io me,
odioso maledetto me,
perché essere è anche sofferenza di non poter solo esistere
e far parte del tutto finalmente insieme...
Così lontano ma ancora dannatamente vicino,
troppo simile per essere qualcos'altro,
troppo diverso per essere simile,
per poter non essere.
io e me,
pensieri e parole l'uno di fronte l'altro ancora una volta.
La verità sgorga nera su carta bianca,
infiamma l'animo e accende i sentimenti.
Brucia di una fiamma viva che nel nuocere fa del bene...
Io vivo!
Sono,
ma essere è felicità?
Le parole mi ascoltano,
la penna scorre veloce,
la scrittura è vivace e porta la firma di un cuore dannato,
destinato a parlare al silenzioso firmamento
e incapace di comprenderlo.
Alla fine rimaniamo solo io me,
odioso maledetto me,
perché essere è anche sofferenza di non poter solo esistere
e far parte del tutto finalmente insieme...
Così lontano ma ancora dannatamente vicino,
troppo simile per essere qualcos'altro,
troppo diverso per essere simile,
per poter non essere.
Poesia scritta il 01/08/2017 - 16:49
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Commenti
Essere e cercare qualcosa al di là del mero se stesso. E' già un'impresa. Bella questa tua. Giulio Soro
Giulio Soro 01/08/2017 - 18:30
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