POLVEROSI RIFLESSI
Stride il bagliore delle stelle
così puro e vivo
che faticosamente penetra
nel mio obliato e polveroso
animo, gelido come il marmo
dove i pensieri giacciono
murati,
compostamente inermi
sul letto sepolcrale
di vorticose volontà
frantumatesi contro muri
rigidi ed impenetrabili.
S’alza improvviso il vento
che con decise carezze
spolvera la dura pietra
dove si specchiò il sole.
così puro e vivo
che faticosamente penetra
nel mio obliato e polveroso
animo, gelido come il marmo
dove i pensieri giacciono
murati,
compostamente inermi
sul letto sepolcrale
di vorticose volontà
frantumatesi contro muri
rigidi ed impenetrabili.
S’alza improvviso il vento
che con decise carezze
spolvera la dura pietra
dove si specchiò il sole.
Millina Spina
Poesia scritta il 11/10/2017 - 14:38
Letta n.1126 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Sì Grazia, nel finale il ricordo di quello che è stato, e che quindi può tornare, rappresenta la speranza.
Non so GianMaria, delusioni, sconforto, il sentirsi talvolta inutili - o sprecati - non sono emozioni estranee al poeta ed anzi, talvolta si sente prigioniero di esse; ed allora le scrive, le comunica, magari con quella carezza del vento che in questo caso è un felice ricordo, forse ripetibile.
Ciao
Non so GianMaria, delusioni, sconforto, il sentirsi talvolta inutili - o sprecati - non sono emozioni estranee al poeta ed anzi, talvolta si sente prigioniero di esse; ed allora le scrive, le comunica, magari con quella carezza del vento che in questo caso è un felice ricordo, forse ripetibile.
Ciao
Millina Spina 13/10/2017 - 19:40
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Il lettore fatica a credere che l'animo del poeta sia davvero come il marmo, freddo e gelido, nel quale giacciono i pensieri murati al pari di una bara. No, non ci si crede, anche perché traspare la speranza, nei versi finali nei quali la metafora del vento che spolvera la dura pietra e ci regala lampi di luce rappresenta il ritorno al sentire con animo sensibile, come è giusto che il poeta possegga. forse mi sono spiegato male...non so...comunque bella poesia. Un saluto.
GianMaria Agosti 13/10/2017 - 15:19
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Nel finale della tua poesia il vento accarezza, restituendo un po di luce e forse calore...
Brava...
Brava...
Grazia Giuliani 13/10/2017 - 14:18
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Grazie Laisa per l'attenzione dedicata a questi pensieri, così inquieti, solitari e forse disarmati di ogni speranza.
Piccoli frangenti di buio dai quali si risale, proprio nel momento in cui una volata di vento spazza via la polvere e tutto diventa meno opaco.
Grazie!
Piccoli frangenti di buio dai quali si risale, proprio nel momento in cui una volata di vento spazza via la polvere e tutto diventa meno opaco.
Grazie!
Millina Spina 13/10/2017 - 09:41
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Millina
laisa azzurra 13/10/2017 - 06:45
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Milione
Una triste inquietudine, un voler proteggere i sentimenti tenendoli murati, custoditi.
Eppure su quella pietra splendeva il sole...basti pensare che le nuvole e la notte nn sono eterne...Ciao cara
Bellissima poesia
Una triste inquietudine, un voler proteggere i sentimenti tenendoli murati, custoditi.
Eppure su quella pietra splendeva il sole...basti pensare che le nuvole e la notte nn sono eterne...Ciao cara
Bellissima poesia
laisa azzurra 13/10/2017 - 06:44
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