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Non so come...

All'inizio la chiamai lacrima,
solinga scendendo tracciò la strada
del suo cammino fece tatuaggio
di seta scavato
si fermò alla porta serrata
del cuore abbottonato che
dall'occhiello lasciò filtrare
solo il sapore salato
mentre il calore si espanse
come lago che beve dalla diga
nell'anima si spalancò
di un profondo respiro si nutrì,
crebbe
e non so come
di colpo diventò...
una goccia di felicità.



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Poesia scritta il 12/10/2017 - 13:23
Da Grazia Giuliani
Letta n.1028 volte.
Voto:
su 8 votanti


Commenti


Grazie A Francesco, GianMaria, MariaAngela, Paolo, Laisa, Margherita, Mary, Millina,Teresa e Daniela!!!

Grazia Giuliani 13/10/2017 - 20:05

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MERAVIGLIOSA! brava

daniela cesta 12/10/2017 - 23:38

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Molto bello il percorso di questa lacrima,che dovrebbe essere di dolore...sino a che esplode la gioia. Ma si piange anche di gioia....
Molto bella, Grazia.

Teresa Peluso 12/10/2017 - 22:41

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Sarà che il pianto alleggerisce e libera, sarà che le lacrime nascono dal cuore dove albergano il dolore e la gioia ma è veramente un attimo capire che il loro sale è un buon sapore.
Ciao!

Millina Spina 12/10/2017 - 21:12

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meravigliosa

Mary L 12/10/2017 - 21:10

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Il lungo cammino di una lacrima...per poi trasformarsi in gioia, pura gioia... è bellissima e profondamente condivisa.
Una perla nell'anima!
Complimenti Grazia

margherita pisano 12/10/2017 - 20:37

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il percorso di una lacrima
nasce da una sorgente di emozioni
scorre su percorsi tracciati e raggiunge il mare della propria anima
Grazia, è meravigliosa

laisa azzurra 12/10/2017 - 20:24

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Notevole interpretazione poetica espressa sapientemente tra i sentimenti del cuore e quelli dell'anima. Lodi e complimenti infiniti e serena serata.

Paolo Ciraolo 12/10/2017 - 17:55

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Molto piaciuta Grazia

MARIA ANGELA CAROSIA 12/10/2017 - 17:07

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Autopsicografia

Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.

E quanti leggono ciò che scrive,
nel dolore letto sentono proprio
non i due che egli ha provato,
ma solo quello che essi non hanno.

E così sui binari in tondo
gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore.
Ecco, questa poesia di Pessoa si adatta molto bene alla descrizione della lacrima che diventa felicità. Spiegare il motivo dell'aggancio sarebbe lungo, ma è così... sensazione provata più volte, come tutti credo. Un saluto.


GianMaria Agosti 12/10/2017 - 16:10

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Quante cose si cono da dire su una lacrima quando a scrivele è un'anima poetica di così grande sensibilità e bravura.....ciao

Francesco Scolaro 12/10/2017 - 14:34

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