L’anima mia era solo mia
Congelata a pochi passi
Da una rovente aurora
Sembrava così inutile scioglierla
Inutile e deludente
Come la speranza che va via
Dopo la vita delle cose passate
Dopo la gioia del rinsavire
Che il tempo ti dona
Quando t’accorgi
Che non v’è traccia né d’uomo
Né di certezza alcuna
Del troppo o del troppo poco
Di un bisogno assurdo
Che solo la giovinezza
Osa far suo
Ora sono deragliati i binari
Della coscienza
Verso rare mete
Di inestimabile valore
Che forse erano già dentro di noi
Come gustosi frutti
Raccolti nel tempo sbagliato.
Chi potrà seminarci
Come sementi nei campi
Di nuovo?
Questo fattore
Incompreso dalle nostre miserie
Immune dalla nostra stoltezza
E dalla nostra saggezza
Tenterà ancora, alla fine
Di guidarci nella giusta essenza?
Se le età muovono senza tempo
Le ali della speranza
Figlia di certezze deturpate dal male
Ingoiamo senza timori
L’unica cosa nuova sotto il sole
Giacché il vecchio male non transige e
Instancabile ci tiene l’un l’altro per mano.
Solo quest’embrione d’infinito
Che pur soddisfa l’anima
Non può che essere vera vita
Dove negli occhi e nell’anima
Albeggia un giorno ritrovato
Eterno e immortale.
Congelata a pochi passi
Da una rovente aurora
Sembrava così inutile scioglierla
Inutile e deludente
Come la speranza che va via
Dopo la vita delle cose passate
Dopo la gioia del rinsavire
Che il tempo ti dona
Quando t’accorgi
Che non v’è traccia né d’uomo
Né di certezza alcuna
Del troppo o del troppo poco
Di un bisogno assurdo
Che solo la giovinezza
Osa far suo
Ora sono deragliati i binari
Della coscienza
Verso rare mete
Di inestimabile valore
Che forse erano già dentro di noi
Come gustosi frutti
Raccolti nel tempo sbagliato.
Chi potrà seminarci
Come sementi nei campi
Di nuovo?
Questo fattore
Incompreso dalle nostre miserie
Immune dalla nostra stoltezza
E dalla nostra saggezza
Tenterà ancora, alla fine
Di guidarci nella giusta essenza?
Se le età muovono senza tempo
Le ali della speranza
Figlia di certezze deturpate dal male
Ingoiamo senza timori
L’unica cosa nuova sotto il sole
Giacché il vecchio male non transige e
Instancabile ci tiene l’un l’altro per mano.
Solo quest’embrione d’infinito
Che pur soddisfa l’anima
Non può che essere vera vita
Dove negli occhi e nell’anima
Albeggia un giorno ritrovato
Eterno e immortale.
Poesia scritta il 26/11/2017 - 23:08
Letta n.970 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Non solo trovo speranza in questa
tua poesia....ma trovo anche profonda riflessione.
tua poesia....ma trovo anche profonda riflessione.
Complimenti di cuore
un caro saluto.
Maria Cimino 27/11/2017 - 22:46
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