Chino il capo
a mirar il corpo
trascinar un peso...
Teso!
A bastire rime,
fra il vapore ahimè
che impigrisce
e non redime...
Da un baluginio
di specchi,
intravedo occhi
che mi fissano stanchi
e una finestra...
Al di là di essa
una cresta,
odorosa di ginestra.
Quale inutile giogo
vale a privare me
di un aprico raggio!
E del tocco di una mano!
Ambo a puntar la via
di crepitante filigrana
e al timbro di una campana
a segar il penoso arcano
e vibrar la desiata armonia!
a mirar il corpo
trascinar un peso...
Teso!
A bastire rime,
fra il vapore ahimè
che impigrisce
e non redime...
Da un baluginio
di specchi,
intravedo occhi
che mi fissano stanchi
e una finestra...
Al di là di essa
una cresta,
odorosa di ginestra.
Quale inutile giogo
vale a privare me
di un aprico raggio!
E del tocco di una mano!
Ambo a puntar la via
di crepitante filigrana
e al timbro di una campana
a segar il penoso arcano
e vibrar la desiata armonia!

Letta n.923 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
piaciuta 



--------------------------------------
bella 



--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.