Sbiadita velata luna,
da lassù mi guardi,
rifletti luce nella luce
dagli occhi miei.
L'anima mia non si acquieta,
si perde nel mistero del silenzio,
in cima a quel monte,
dove le aquile osano predante,
senza confini.
Struggente in me
vedo l'esistenza in due falde,
il cielo e la terra.
L'alba non più vedo
e rammarico l'abbandono della luna,
mentre si accinge al tramonto
un maestoso crepuscolo
e con esso placa la sera.
da lassù mi guardi,
rifletti luce nella luce
dagli occhi miei.
L'anima mia non si acquieta,
si perde nel mistero del silenzio,
in cima a quel monte,
dove le aquile osano predante,
senza confini.
Struggente in me
vedo l'esistenza in due falde,
il cielo e la terra.
L'alba non più vedo
e rammarico l'abbandono della luna,
mentre si accinge al tramonto
un maestoso crepuscolo
e con esso placa la sera.
Poesia scritta il 05/07/2018 - 20:10
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Commenti
Questa luna sempre osannata da tutti i poeti ma per ognuno nei suoi tempi
ora e stato il tuo turno io ancora ne sono a digiuno
ora e stato il tuo turno io ancora ne sono a digiuno
Francesco Cau 05/07/2018 - 22:28
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Sensazioni
Al cospetto dell'universo, siamo solo piccoli, fortunati spettatori
Al cospetto dell'universo, siamo solo piccoli, fortunati spettatori
laisa azzurra 05/07/2018 - 21:24
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