si agitano,
grottesche,
in un giardino incantato!
Se accorato
sembri il loro ardire,
inscienti,
graffiano il bello,
tra le pieghe
di un mantello!
Onta e potere
a vigilar
con occhi di ghiaccio,
l’esser,
dapprima selvaggio,
che or
sembra brandir
apparente coraggio...
anzi un mesto disagio!
Nell’arena le bighe
da irrequieti destrieri
scortate,
dilettano il pubblico
dalle mille pretese...
gli astanti,
sui volti,
incompresi,
celano represse
manie di urlare,
correre e gridare!
Toni spessi e irruenti
tanti i tranelli
per far cadere
i vincenti...
pioggia di scherni
sul loro capo dimesso,
sebbene orgoglioso
e pronto al riscatto!
La vita è una farsa,
ne siamo una comparsa...
giriamo su noi stessi
senza mai trovar
la via giusta,
ove la bora
ci trascina
con una forza coatta...
in un gioco di sogni
e realtà sconfinate
fustighiamo le menti
e fuggir non vogliamo
dai terreni tormenti!
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