Chiudi gli occhi, figlio mio
una preghiera a singhiozzi si propaga nel buio
tra le urla di terrore di chi ha perso tutto, anche se stesso.
Macabri souvenir disseminati in distese di macerie
tra mine inesplose pronte a ferire.
La disperazione affoga nel dolore,
un tramonto insanguinato si arrende all’inferno
in quel deserto di sabbia rovente e tagliente.
Figlio mio, anima innocente,
il vuoto nei tuoi occhi è struggente, disarmante.
Non c’è Sole né primavera nel tuo cielo di bambino,
umiliato e tradito da un vento assassino.
Sei un fiore che appassisce
nel pieno del suo splendore,
un sogno che svanisce in un boato di guerra
tra spari ed urla che scuotono la terra.
Che disgrazia esser nati in un posto
che al tempo fu la "Terra promessa",
una promessa mai mantenuta... nella terra di nessuno.
Chiudi gli occhi figlio mio, chiudi gli occhi!
Non guardar la follia politica e religiosa
che pretende l’Eden con armi infernali,
non guardar la fuga vigliacca
di un demone ben mimetizzato
circondato da scalpi e filo spinato.
Chiudi gli occhi figlio mio, chiudili per sempre!
Ti aspetterò a braccia aperte in un’altra dimensione,
con l’esercito della pace armati d’infinito amore.
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