Sul davanzale del celo
Che ogni uomo
Prima di solcare la porta dei celi
Si trovi a camminare in un campo di grano
In un vento tiepido
Che gli sfiora la faccia
Con le mani
Sfiorando quelle spighe
Scorcia all’orizzonte una porta malridotta
Fatta di vecchio legno
Oltrepassandola..!
Vi sono due angeli che lo accompagna al cospetto”
No…!
Non sono qui per farti domande
Ho fatto queste scale di corsa
Per ritrovare una vecchia faccia
Ritrovare un mio vecchio amico
Che non ho mai pensato di abbracciare
Se ne andò senza salutare
Lasciami bussare alla sua porta
Voglio vedere dove siede
Se indossa sempre i suoi gilet marroni
Se con la sua faccia buffa fa ridere i suoi angeli
Qual è il suo velo bianco privo di peccati
Se qualcuno gli tocca il suo buffo nasone
Se pensa qualche volta a me
Io che aspetto
Fuori da questa porta
Sul davanzale del celo
Io…..
Che non ho mai pensato di abbracciarlo
Fammi sedere con lui
Su questo davanzale
Avrei tante cose da raccontargli
Di cose che sono cambiate
Perche anchio come lui
Ho storie di strada da raccontare
Di come è cresciuta sua nipote
Di quanto rido dei suoi guai
Di come lui rideva dei miei
Perche in fondo…..
Dei nostri guai non abbiamo mai avuto paura
Non sono qui per farti domande
Non voglio che lui torni con me
Ma….vorrei che mi accompagnasse giù
Mi portasse dalla mia famiglia
Sul davanzale di casa mia
Vorrei stringergli il suo nasone
E con un mezzo sorriso
Mi regalasse l’ultimo abbaccio
Quello che non ho mai pensato di regalargli
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Se si potrebbe fare tutto non si chiamerebbe più vita
Comunque grazie del tuo intervento!
sarebbe bello poterlo fare!
Grazie del tuo intervento
...perché troppo indaffarati a pensare ad altro...che poi mi chiedo, perché mai? Ci vuole così poco....
Piaciutissima
Splendida poesia
Qualche refuso...
Ma, una poesia di pregio!
Un saluto