Seguirono giorni infiniti e vuoti
Passarono mentre la tua gioventù
S’allontanava sempre più
Invano cercasti l’amore delle
Fanciulle cui ripugnava avere
Per marito un gobbo e invano
Tentasti di trovar conforto nella
Poesia sole per amiche avevi
La Luna che spesso ammiravi
E l’Orsa cui confidavi ciò
Che altri non potevan sapere
Finchè un dì ti spegnesti così
Com’eri vissuto fra il dolore e
La delusione di non aver vissuto
Gli anni tuoi come tanto agognavi
La morte tanto decantata
Ti consolò nell’ultimo viaggio
Verso paesi misteriosi cui spesso
Solo con la fantasia approdasti
Passarono mentre la tua gioventù
S’allontanava sempre più
Invano cercasti l’amore delle
Fanciulle cui ripugnava avere
Per marito un gobbo e invano
Tentasti di trovar conforto nella
Poesia sole per amiche avevi
La Luna che spesso ammiravi
E l’Orsa cui confidavi ciò
Che altri non potevan sapere
Finchè un dì ti spegnesti così
Com’eri vissuto fra il dolore e
La delusione di non aver vissuto
Gli anni tuoi come tanto agognavi
La morte tanto decantata
Ti consolò nell’ultimo viaggio
Verso paesi misteriosi cui spesso
Solo con la fantasia approdasti
Fosti Giacomo!
Ma il tuo inclito verso non
Ancor tramonta ed il tuo carme
Non cadrà fra la polvere perché
Anche se pieno d’angoscia astio
O tedio o sconforto narra cose
Per noi pur sempre vere
Poesia scritta il 28/01/2019 - 10:42
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Commenti
DONATO....Metterei tra parentesi il fatto "che fu rifiutato perche gobbo" Il Leopardi genio della letteratura non può rammaricarsi per una condizione di vita, quando questa è sostituita dall'amore per la poesia. Credo che gli illuminati si nutrano della loro speciale natura non curandosi di aspetti personali più o meno importanti. La sua storia viene un pò romanzata per incuriosire chi legge. E' una mia idea e riflessione prendila come tale.
mirella narducci 28/01/2019 - 13:04
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