Non so
se il fiore mio si spegne
in questo tempo
di geroglifici e pergamene
come orgasmo che muore
su sessi abbandonati al caso
e lascive euforie
di masturbazioni passate
ad adescare l'istante
in cui tutto avrà fine.
se il fiore mio si spegne
in questo tempo
di geroglifici e pergamene
come orgasmo che muore
su sessi abbandonati al caso
e lascive euforie
di masturbazioni passate
ad adescare l'istante
in cui tutto avrà fine.
Non so
se le parole vuote
sapranno colmare il vaso del tempo
o se la terra
scaverà tra gli abissi
per ripropormi il suo bacio lieve.
Non so
se la mia mano sarà muta
ad ossequiar le mie labbra
o se il silenzio
adornerà la mia sete
di tulipani e note
quando scenderà la notte
nella calotta degli inferi
e mi troverà cenere
in amplesso di fiamme
mentre il mio ghigno beffardo
saprà zittire l'orgasmo di Satana.
E sarà orgia di rinascita
tre giorni dopo l'ultima sigaretta.
Poesia scritta il 25/04/2019 - 14:49
Da Enrico Danna
Letta n.946 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Serve solo un sarto allora... O meglio, una sarta😉😜
Enrico Danna 25/04/2019 - 18:07
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Serve solo un sarto allora... O meglio, una sarta😉😜
Enrico Danna 25/04/2019 - 18:04
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Bella e originale la poesia...
corredata da uno scambio di commenti interessanti
A rileggerti spero
corredata da uno scambio di commenti interessanti
A rileggerti spero
Grazia Giuliani 25/04/2019 - 18:03
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Serve solo un sarto allora... O meglio, una sarta😉😜
Enrico Danna 25/04/2019 - 17:34
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Si. Perciò dicevo che hai stoffa. Io auguro sempre il giallo splendente, però.
Ciao
Ciao
Ernesto D'Onise 25/04/2019 - 17:06
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Mi piace la metafora, mi piace la provocazione che alle volte arriva anche ai limiti della blasfemia. Mi piace la sperimentazione. Questa poesia usa molte parole rferite al sesso, ma esprime l'incertezza e la fragilità di un presente sospeso ed un futuro che può oscillare dal nero più cupo al giallo più splendente.
Enrico Danna 25/04/2019 - 16:53
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E bravo! Una Pasqua alla rovescia o cosa? Sicuramente ne hai di stoffa. Quando ero giovane anche io scrivevo alla rovescia: dicevo di odiare chi mi portavo a letto. Poi incontrai una che non me la diede. Perché dissi? Risposta secca: ho una cosa preziosa che si può dare una volta sola e la vengo a dare ad uno Stronzo come te? Così pensai ad orientare meglio la mia arte. Non sono diventato poeta. Ma solo suo marito per molto tempo di orge al di là del bene e del male. Bello no?
Ernesto D'Onise 25/04/2019 - 16:16
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