L'estremo punto le ore non dilegua
e volo eterno scopriran le foglie,
che loro fuga un suolo non accoglie
e il verno non gela per loro tregua.
Poi che cupido cuore ancor non adegua
opera al mondo a illudere le doglie
di quei passi cui le plaghe son spoglie:
lei allora avvertiva di dea aver stregua.
L'eccelse arie suonan le sue parole,
smarrirmi in danze e scovar i suoi passi,
sorger limpide acque e bere i sorrisi.
Se la bontà, coi versi, poeta suole
servire, ver è che lei io non scambiassi
d'ogni bellezza cui il mondo è intriso.
Franco.
13/07/2019
e volo eterno scopriran le foglie,
che loro fuga un suolo non accoglie
e il verno non gela per loro tregua.
Poi che cupido cuore ancor non adegua
opera al mondo a illudere le doglie
di quei passi cui le plaghe son spoglie:
lei allora avvertiva di dea aver stregua.
L'eccelse arie suonan le sue parole,
smarrirmi in danze e scovar i suoi passi,
sorger limpide acque e bere i sorrisi.
Se la bontà, coi versi, poeta suole
servire, ver è che lei io non scambiassi
d'ogni bellezza cui il mondo è intriso.
Franco.
13/07/2019
Poesia scritta il 13/07/2019 - 20:27
Letta n.813 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Davvero bella
Complimenti
Complimenti
laisa azzurra 14/07/2019 - 15:46
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