Danzan i baci tuoi sull’antro delle labbra mie
con intangibil delizia di formaggio francese
in te ruggiron e più non dimoran mestizia ne’acrimonia
ch’il volto tuo colonizzaron le mie folli spese.
Perch’ il denaro, sai, fetida impudicizia serba di meretrice
e in tremebonda man si dimena qual focosa baiadera
e me inebetivo move a capricci di fulgente antiquariato
chè l’ubriacante acquistar m’ è irridente amico
e non l’oggetto ch’ho acquistato.
E or ch’amorevol in te ha magion questa mia debolezza
di me coglier forse potrai la real bellezza
ch’altro non è ch’assecondar il disio di aver intorno il bello
come eterno fossato che protegga il debil mio castello.
con intangibil delizia di formaggio francese
in te ruggiron e più non dimoran mestizia ne’acrimonia
ch’il volto tuo colonizzaron le mie folli spese.
Perch’ il denaro, sai, fetida impudicizia serba di meretrice
e in tremebonda man si dimena qual focosa baiadera
e me inebetivo move a capricci di fulgente antiquariato
chè l’ubriacante acquistar m’ è irridente amico
e non l’oggetto ch’ho acquistato.
E or ch’amorevol in te ha magion questa mia debolezza
di me coglier forse potrai la real bellezza
ch’altro non è ch’assecondar il disio di aver intorno il bello
come eterno fossato che protegga il debil mio castello.
Poesia scritta il 06/08/2019 - 10:36
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