per te costruiro'
un tempio meraviglioso
di marmo bianco e dalle cupole
di zaffiro sospese nel cielo,
tra i fiori del Paradiso,
dove tu possa riposare per
l'eternità
e sognare le stelle e la rugiada,
attraverso la maqbara di cristallo
dove sei deposta.
Per te artigiani dall'anima turca,
araba, indiana,
rivestiranno il tuo musoleo
di fiori di filigrana e rose del deserto,
di vetri colorati e di rosoni di luce,
grembo di arenaria rossa che ti contiene,
Amore madre dei miei figli.
Per te, tra silenzi sospesi
e voce di memoria,
resterò in ginocchio a contemplarti,
nel sonno profondo che ti avvolge
e che tra le tue ciglia socchiuse
disegna l'amore che hai per me.
Osservo il tuo volto incantevole,
incidere metafore di rimpianto,
lo sguardo intenso a fermare
la nuova vita oltre la morte,
sulle tue labbra di porpora profonda,
il respiro che muove nuove dimensioni.
"Ricordo la prima volta che ti vidi,
tra i brusii di mercanti, mani tese
di mendicanti e moine di ragazze irriverenti,
il corpo d'alabastro avvolto nel Sari cremisi,
che incantava allo stesso tempo commuovendo. "
Ora resto ad attenderti nelle
stagioni dei Monsoni, quando la pioggia
purifica la terra,
e la tua mancanza acuisce un dolore intenso
che toglie il respiro e atrocemente annienta.
"Resto con te in ogni tempo,
quando morirò e rinascero',
per morire e rinascere ancora
in questo amore
reso immortale dal tuo amore! "
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