IN QUEL GIORNO D'ESTATE
una rovente giornata d’estate,
il mare era splendido e le spiagge
tutte affollate; assieme al nipote e
al figlio, si parlava di cosa fare
nel pomeriggio.
Nello stesso
giorno, con sorrisi radiosi senza
tanto pensare, si decide di andare a
pescare; l’esca c’era per quella quiete
serale, il mare era calmo ... il ritorno
da stabilire.
L’entusiasmo e
l’allegria, si respirava il profumo
della serata … dando tanta forza alla
compagnia; s'intrecciano i pensieri,
nel sentire lo scricchiolio di voli dei
tanti gabbiani.
Con la barca
siamo partiti tutti e tre felici e
contenti, eravamo già lontani dagli
scogli; con il vento di bolina e le vele
spiegate, si correva verso il posti
conosciuti.
Abbiamo preso il
largo e la meta non si vedeva
ancora, navigavamo con quella
speranza di pescare fino a tarda
sera; non c’è più il sole, era un
sognare.
Con il vento e le
correnti a mare aperto, si è voluto
ormeggiare alla piattaforma lo stesso;
zio e nipote … perdono l'equilibrio nel
tenersi alla putrella, ho chiesto aiuto
alla Madonna.
In quel mio tanto
silenzio, la paura mi logorava dentro;
pensavo di non farcela, da solo a gestire
la barca; nel veder salire zio e nipote a
bordo, nel mio pregare … ci fu sicuro
l'ascolto!
Chi l'ha condiviso
con me il progetto, fu con tanto
affetto; averla reso possibile ancora
ci penso, quella esperienza lasciò il
segno; chiusa nell'armadio, per il
futuro.
Che sia calmo o
in tempesta, il mare resta il mare
con la sua tanta forza; mi richiama
alla mente il suo umore, è paziente
con chi lo sporca e li sorregge nel
navigare.
Il mare incanta,
commuove e spaventa; si traveste
da lago o costruisce tempeste, divora
navi e regala ricchezze; in quel giorno
destate, ci fu il non sapere, o il non
voler capire?
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