IN QUEL SUO SAPERE
viventi, per quanto l’uomo in
esso concerne; non si può riferire
al prodotto di una sana conoscenza,
se il tutto si frammentata; in quelle
disperate conclusioni, c’è poco
da gioire.
In quella falsa
amicizia, con passar degli anni
non fu fonde di soave contentezza;
non sono dei ricordi con monologhi
di tanta gentilezza, poco persuasivi
per dire … sono gioiosa della loro
presenza?
In quel suo
sapere, c’è l’altruismo che le fa
tantissimo onore; memore di tanti
misfatti, come si fa a osannare quei
rapporti; guado si gioca con i valori,
in quei veraci sensi c’è un mare
di delusioni.
in quella donna illibata,
solo parlarne viene la pelle d’oca,
libertà e indipendenza è il suo forte,
vuole custodire il focolare domestico
a tutti i costi; la distinguono per meriti,
diverso da quelli di sposa e madre
in lei pure voluti.
Quanta sofferenza
morale, presa d'impaccio per la
voglia d'amore; mai saprà cos'era e
soavemente la opprime, può ancora
spendere parole? La concretezza del
suo sapere, gli fa aprire gli occhi
per capire.
Nella vita accadrà
sempre, se hai solida l’autostima
vai serenamente avanti; il rapporto se
si inclina, non siamo più grati ai nostri
amici nella stima; possono accadere,
non farsi impedire mai di realizzare
i propri desideri.
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