Allor che le membra son smorte
fredde , pallide,
e l ' umano patir quinci si resta al
passo di sora morte ,
cosa resterà di quest 'uomo ?
Solo pianto , rimpianto ,indi
polvere ?
Tanto amaro il passo
su questa terra ,
eppur una vita ,ah mala vita ,
senpre punge il cor allo svilimento.
Siamo ombre in un mattino
pallido pronte a sparir alla prima luce .
Cosa sei povero uomo se non l 'ultima
polvere da tutti dimentica ?
Chi piangera sull tuo muto marmo ?
chi dirà di te bene o male ?
chi ancor mesto posera' un fiore ?
Temp'era della stella in bilancia,
O natura matrigna
perché ci inganni ?
Qual tristo fio
ci attende?
Tu madre non ci serbi
dal fato ,
non ci culli
come piccini quando eravamo
Nel grembo ?
Qual' è il senso
della vita se poi
siam tal quale
erba recisa?
Lontani i giorni d' estate ,
ancor da lungi si aspetta la primavera
Ma tu non più ti rallegri dei giorni ,
del vento ,del mormorio del mar
Perché giaci in eterno
nel tuo avello al peso degli anni ,
delle nuove stagioni
Corrado cioci
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Ognuno poi,in realtà,cerca di darne uno alla propria,secondo l’educazione ricevuta,la religione di appartenenza,le proprie esperienze.Secondo me non ce ne può essere uno uguale per tutti.Non ce n’è uno universale e ognuno si arrabatta come può di fronte ai grandi interrogativi che,per esempio,pone la morte.