L'ultimo treno
Un nome più non ho
un numero ora sono
privato di ogni bene
e dagli affetti più cari
deriso derubato e maltrattato
attendo insieme agli altri
l'ultimo treno.
un numero ora sono
privato di ogni bene
e dagli affetti più cari
deriso derubato e maltrattato
attendo insieme agli altri
l'ultimo treno.
Eccolo arriva
fischiano i freni
ci siamo
come bestiame
destinato al macello
veniamo caricati e ammassati
l'uno sull'altro
nei vagoni.
Si parte
per il viaggio di non ritorno
senza viveri e senza respiro
attendiamo l'arrivo
e per chi è fortunato
la fine arriva
lungo il tragitto
Ecco sono arrivato
scendo terminando
il mio ultimo viaggio
ora chiudo gli occhi
penso ai miei cari
alla mia gente
e sogno che dalle mie ceneri
nasca un fiore
che generi pace, amore
e metta fine a questo strazio
gridando
con l'ultimo filo di voce
mai più.

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Commenti
Mi hai fatto accapponar la pelle, poesia certamente scritta con la penna del cuore.


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Tocca veramente il cuore.Mai dimenticare...bei versi.


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Grazie Adriano mi fa piacere che sia stata di tuo gradimento.


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ricordo di un eccidio che ha ha colpito l'intera umanità. Hai scritto questa poesia in modo toccante.....veramente bravo


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