La pena capitale
In tua dolce compagnia
è bello naufragare
ma lassù per l'universo
siam giunti alla deriva
di un pianeta, ahimè, deserto.
E senza cinguettio di uccelli
né sibilo di vento,
manca pure la natura
col profumo e i suoi colori,
non c'è niente da poetar.
Or quassù da soli adesso,
non ci si può manco toccar,
l'eternità del tempo,
nostra pena capitale,
sarà dura da scontare
per aver turbato le menti
e tediato i cuori,
tu in veste di donna fatale
ed io con l'ardire del poeta.
è bello naufragare
ma lassù per l'universo
siam giunti alla deriva
di un pianeta, ahimè, deserto.
E senza cinguettio di uccelli
né sibilo di vento,
manca pure la natura
col profumo e i suoi colori,
non c'è niente da poetar.
Or quassù da soli adesso,
non ci si può manco toccar,
l'eternità del tempo,
nostra pena capitale,
sarà dura da scontare
per aver turbato le menti
e tediato i cuori,
tu in veste di donna fatale
ed io con l'ardire del poeta.
Poesia scritta il 27/02/2020 - 10:06
Letta n.768 volte.
Voto: | su 0 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.