Alti ponteggi frenanti
tende ombreggianti
e Tu lavoratore impavido
a riportar a nuovo
quel muro usurato
dal tempo passato
attento e con passione
a non tradir l'immagine
del primo costruttore.
tende ombreggianti
e Tu lavoratore impavido
a riportar a nuovo
quel muro usurato
dal tempo passato
attento e con passione
a non tradir l'immagine
del primo costruttore.
 Come una bella signora 
 che riempie le sue rughe
 risplenderà il palazzo
 al sole d'agosto
 nella sua primaria bellezza.
 E avanti con fatica fino a sera
 quando la prima stella brilla 
 e il pensiero di casa assilla
 per poi ritornare e
 al mattino continuare
 finché tutto ritorni
 al suo aspetto migliore.
 Intanto è primavera e
 una rondinella vola
 in cerca del suo nido
 che ora più non trova.
 Risplenderà il palazzo
 premiata è la fatica
 di Te lavoratore
 che con forza e sudore
 continui a costruir case
 che racchiudono vita e amore.
Poesia scritta il 10/03/2014 - 11:18Da Laura Surace 
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Commenti
Sono uno studente di architettura e mi ha fatto piacere leggere questo Suo componimento, a tal punto da immaginarmi di passeggiare nella via in cui si trova il palazzo. In particolare mi ha fatto riflettere la prima parte: "non tradir l'immagine del primo costruttore".
Grazie.
Gabriele M. S.  
 11/03/2014 - 23:56 --------------------------------------
  
            
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