dell’indignazione e della delusione.
Voi, politici di ogni colore,
avete perso la grande occasione
di dimostrare che la politica è servizio,
non interesse, potere, poltrone…
Avete perso una grande occasione:
potevate rinunciare ai vostri stipendi
dimostrando condivisione e solidarietà
in un momento di crisi generale.
Invece nessuno di voi
ha presentato una mozione,
occupato il Parlamento,
fatto lo sciopero della fame.
Avete lavorato poco per via del Covid-19
prendendo lo stesso stipendio,
mentre artigiani, imprenditori,
lavoratori di ogni genere affondavano nella povertà
Il vostro salario di un mese è pari
a quello che prendiamo noi in un anno.
Avete una coscienza orfana,
accorgersi è un verbo che non vi appartiene,
siete tutti uguali con differenze di colori,
ma coesi nel difendere i vostri privilegi.
A forza di decreti vi siete azzannati per i vari contenuti
ignorando le difficoltà che crescevano.
Sarebbe bastato un segnale, una rinuncia
per dimostrare vicinanza, comprensione, solidarietà.
Noi abbiamo fatto la nostra parte
dividendo e condividendo.
Dai balconi avremmo dovuto gridare: ”Vergognatevi”,
invece abbiamo cantato “Viva l’Italia”,
l’Italia che tende la mano,
che non si tira indietro, che soffre sperando
l’Italia che reagisce.
Avete perso la grande occasione
di dare alla politica il volto della prossimità.
Nessuno di voi di ogni colore,
in tutte le trasmissioni dove siete intervenuti
ha mai provato a farsi portavoce.
Nessuno di voi, difendendo le proprie posizioni,
ha presentato una proposta in tal senso.
Domani ci ricorderemo tra le urne elettorali
a dare volto non ai colori dei partiti,
ma a persone che fanno della coerenza bandiera,
persone capaci di accorgersi, di rinunciare
ai lauti guadagni per una giusta condivisione.
Forse è solo un sogno,
ma sognare aiuta a vivere.
Comunque questa delusione segna il futuro.
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